LA SENTENZA
Ferrazzi e Valentini condannati
Consulenze fantasma: i due politici varesini dovranno anche risarcire la Regione. L’ex assessore all’agricoltura, oggi consigliere, rischia la poltrona: Cherubino verso il Pirellone

Tre anni e quattro mesi di reclusione per l’ex capogruppo del Pdl al Pirellone Paolo Valentini Puccitelli, ingegnere e imprenditore bustocco.
Due anni e quattro mesi per l’ex assessore regionale all’agricoltura, il gallaratese Luca Daniel Ferrazzi.
È stato un lunedì amaro, quello del 30 gennaio, per gli esponenti politici della provincia di Varese, due dei cinque imputati coinvolti nel processo, che si è concluso davanti alla Settima sezione del Tribunale penale di Milano, chiamato a fare luce sui “contratti fantasma” intestati a sedicenti collaboratori privi dei curriculum qualificati.
Di qui le accuse, a vario titolo, di truffa e falso nella gestione delle consulenze regionali.
Il Nucleo di polizia tributaria di Milano, spulciando attentamente le consulenze, aveva accertato almeno 260mila euro sprecati.
Oltre ai due politici varesini, il Tribunale di Milano ha condannato a tre anni e otto mesi di reclusione l’ex consigliere lombardo del Pdl Angelo Giammario e a tre anni e quattro mesi l’ex assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti (Udc), mentre ha assolto l’ex assessore al Commercio Mario Scotti (Udc).
Gli imputati dovranno inoltre versare un anticipo sul risarcimento alla Regione, parte civile nel processo, per un totale complessivo di 120mila euro, 13mila dei quali Ferrazzi e 29mila Valentini Puccitelli.
A giustificare la diversa pena, il fatto che a carico dell’ex capogruppo Pdl, oltre alla truffa, era pendente l’accusa di falso ideologico.
La sua colpa?
Aver avvallato e validato a fine prestazione il contratto di consulenza concesso a un collaboratore dell’ex consigliere regionale del Pdl Gianmario.
Con l’accusa di truffa a “consumazione prolungata”, il pm milanese Paolo Filippini ha contestato a Ferrazzi due consulenze, una delle quali sottoscritta da un’ex consigliera comunale di Ferno. La donna aveva dichiarato di aver ricevuto un’esplicita richiesta da Ferrazzi di sottoscrivere un contratto di collaborazione con la Regione per mille euro al mese, denaro che avrebbe poi restituito al politico, il quale a sua volta l’avrebbe “girato” al suo partito dell’epoca. Una ricostruzione sempre negata con decisione dall’attuale consigliere regionale ora nelle fila della Lista Maroni) per cui potrebbe ora scattare la decandenza per effetto della legge Severino.
In questo caso Ferrazzi dovrebbe essere sotituito dall’ex presidente del Varese Calcio Antonio Rosati e, in caso di impedimento anche del primo dei non eletti, dall’ortopedico varesino Paolo Cherubino.
«Siamo di fronte a una sentenza sconcertante e sicuramente superficiale per quanto riguarda la posizione dell’ex assessore Ferrazzi, in relazione alla quale in ogni caso non è stata acquisita una sola prova di responsabilità penale», ha commentato a caldo il legale del politico gallaratese, l’avvocato Cesare Cicorella.
© Riproduzione Riservata