AFRAGOLA
Folla ai funerali di Martina. Il cardinale, far male non è amore

(ANSA) - AFRAGOLA, 04 GIU - "Oggi, davanti a Martina,
dobbiamo assumerci tutti una responsabilità collettiva. Oggi,
davanti a lei, dobbiamo impegnarci affinché a tutti, piccoli e
grandi, sia chiaro che l'amore non è possesso. L'amore non è
controllo. L'amore non è dipendenza. L'amore vero rende liberi.
L'amore vero non trattiene, non costringe, non punisce". Lo ha
detto, commosso, l'arcivescovo di Napoli, il cardinale Mimmo
Battaglia nel corso dell'omelia ai funerali di Martina
Carbonaro, la ragazza di 14 anni uccisa dal suo ex fidanzato ad
Afragola.
"Se amare ti fa male, non è amore. Se per amore devi
annullarti, non è amore. Se per amore arrivi a fare del male,
non è amore ma solo violenza. E la violenza non è mai
giustificabile. Mai', ha ripreso, a fatica, il cardinale.
Gremita la chiesa di Sant'Antonio e tanta gente anche
all'esterno, dove è stato allestito un maxischermo. la folla ha
cominciato a radunarsi fin dalla tarda mattinata, quando sul
sagrato è giunta anche una corona di fiori inviata dalla
presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Dalle
prime ore del mattino, nella città che per oggi ha proclamato il
lutto cittadino, è scattato un piano antitraffico con la
chiusura di piazza Sant'Antonio e di alcune strade adiacenti.
Quando il carro funebre è giunto in piazza, il feretro di
Martina è stato accolto da un lungo applauso. "Martina sei la
figlia di tutti noi", hanno urlato alcune donne, mentre altre
persone hanno inveito contro Alessio, l'ex della ragazza, che da
mercoledì è rinchiuso in carcere.
Ad accogliere la bara bianca, accompagnata dai genitori, è
stato il sindaco di Afragola, Antonio Pannone. E mentre il
feretro varcava la porta della chiesa in tanti hanno urlato
"Giustizia, giustizia".
In chiesa sono presenti anche i compagni di scuola della
14enne. In tanti indossano una maglia bianca con la foto della
ragazza e la scritta 'Martina vive". (ANSA).
© Riproduzione Riservata