IL FENOMENO
Fuori dalle scuole impazzano le e-cig cinesi
«Alcuni studenti le comprano online e rivendono all’esterno degli istituti varesini». Ma non è solo vapore: una cartuccia da 20 mg equivale a 40 sigarette

Silenzioso, trasparente, apparentemente innocuo: è il fumo che non si vede, ma conquista anche i giovanissimi varesini. «Non è una sigaretta, è solo vapore». Così si giustificano molti preadolescenti, mentre stringono sigarette elettroniche usa e getta dai colori sgargianti. Il fenomeno cresce anche a Varese, dove alcuni genitori, insospettiti dagli oggetti trovati negli zaini dei figli, hanno voluto vederci chiaro. Scoprendo che quei dispositivi erano spesso acquistati online, illegali e potenzialmente pericolosi.
COSTANO POCO
Il titolare di Svapo Varese, Vito Girardi, conosce bene la situazione: «Ne girano parecchie fuori dalle scuole, qualcuno lo ha ammesso apertamente. Sono dispositivi che arrivano dalla Cina e costano poco. I ragazzi le comprano online e le rivendono fuori dagli istituti».
NICOTINA AL TOP
E non hanno nulla a che vedere con le sigarette elettroniche regolarmente vendute in negozio. «La nicotina che contengono è oltre il doppio rispetto al limite europeo – spiega Girardi –. In Italia il massimo è 2%, cioè 20 mg/ml. Ma quelle cinesi arrivano anche a 50 mg/ml: una quantità altissima e pericolosissima, soprattutto per un ragazzo di 12 o 13 anni». Non è solo la nicotina a preoccupare: «Il problema è anche nei liquidi: non sono certificati, non sai cosa ti stai fumando. In Italia il Ministero della Salute li controlla, ma queste sigarette arrivano senza alcuna verifica. Sono usa e getta, con un numero di tiri elevato e durano molto più di quelle legali. Costano poco, si trovano facilmente».
Il servizio completo sulla Prealpina di martedì 27 maggio, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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