LA SICUREZZA
«Furti di notte? Chiudere i valichi»
Polemiche in Canton Ticino dopo gli ultimi colpi

Il Canton Ticino al tritolo rende esplosivo anche il mondo politico. Già perché, dopo l’ultimo bancomat saltato per aria a Stabio, a poche centinaia di metri dai valichi italiani di San Pietro e Bellavista, in territorio di Clivio, i deputati del Partito popolare democratico del Mendrisiotto hanno inviato una mozione al Consiglio di Stato, il Governo ticinese, chiedendo un intervento, unitamente alle autorità statali, per presidiare o, in alternativa, chiudere durante gli orari notturni i valichi secondari. In poche parole: per proteggere meglio i confini dalla banda della dinamite e dagli altri frontalieri del crimine.
Torna quindi di attualità un’azione già messa in campo dalla Svizzera, in fase di sperimentazione nei mesi scorsi. E quindi chiudere le frontiere meno trafficate, come già avvenuto nel 2017.
Allora le dogane vennero chiuse dalle ore 23 alle 5 e, nel Varesotto, la misura riguardò soltanto Cremenaga, provocando la reazione furibonda dell’Italia con venti sindaci della Valceresio, Valganna e Valmarchirolo e del Luinese a manifestare nei pressi del valico, contro questa misura che in pratica congelava il trattato di Schengen e che venne poi abbandonata sei mesi dopo.
Ora, dopo le rapine in serie ad Arzo, Coldrerio, Ponte Cremenaga e Stabio, gli esponenti del Parlamento ticinese hanno riacceso la miccia: «Il Mendrisiotto - si legge nella mozione - è stufo di veder scorrazzare bande criminali che, approfittando dell’apertura incontrollata delle dogane, arrivano sul proprio territorio, lo depredano e poi tornano indisturbate da dove sono venute. Pensiamo anche ai furti nelle abitazioni e alle rapine nelle stazioni di servizio».
I Comuni del Mendrisiotto avevano già chiesto formalmente il ritorno di un presidio durante gli orari di apertura dei valichi minori. «È dimostrato – aggiungono i politici ticinesi - come la chiusura notturna di valichi secondari sia possibile. A comprova di ciò, lo Stato italiano ha recentemente deciso di chiudere i cancelli del valico di Maslianico (Como, ndr) già a partire dalle 20. Siamo convinti che tutti coloro che operano per la sicurezza dei cittadini facciano un ottimo lavoro, ma non riusciamo davvero a comprendere come si possa credere che lasciando sguarniti molti dei nostri valichi la sicurezza possa essere maggiore. Analogo discorso vale per le molte falle esistenti nella rete di confine che permettono con troppa facilità a malviventi di spostarsi da un lato all’altro del confine». Che cosa succederà quindi ai valichi di Clivio, Saltrio, Porto Ceresio, Cremenaga e Dumenza?
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