L’OPERAZIONE
Furti tra Legnano e Castellanza, quattro arresti
La polizia ha sequestrato diverso materiale di probabile provenienza furtiva. L’appello ai cittadini che dovessero riconoscere i propri oggetti

Droga, furti, e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: sono i reati emersi dopo un’operazione della polizia svolta tra Legnano e Castellanza. Nella prima mattinata di lunedì 2 dicembre gli agenti del Commissariato di Legnano hanno condotto un’operazione di polizia giudiziaria in via San Camillo, nel Comune di Castellanza, che ha portato, oltre al sequestro di materiale di diverso tipo di probabile provenienza furtiva, all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel mese di ottobre dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, in sostituzione e aggravamento delle precedenti misure dell’obbligo di presentazione e del divieto di dimora nei comuni di San Vittore Olona, Varese e nella Provincia di Varese; all’arresto di due persone per detenzione ai fini di spaccio, di cui uno anche per resistenza a pubblico ufficiale e infine all’esecuzione di un’ordinanza emessa nel mese di novembre dal Tribunale per i Minorenni di Milano, che ha disposto la revoca della misura del collocamento in comunità di un minore e la contestuale applicazione della custodia cautelare in carcere.
L’OPERAZIONE
L’operazione ha preso il via da alcune segnalazioni pervenute dal Controllo del vicinato del comune di Castellanza, che avevano notato un andirivieni di persone di etnia magrebina, destando sospetto e allarme per i residenti. Espletati gli opportuni accertamenti, i poliziotti sono risaliti con certezza all’abitazione di proprietà di un italiano, che si è appurato essere un domicilio di fortuna in uso a soggetti extracomunitari, in cui venivano conservati oggetti di provenienza furtiva, provento di reati commessi nei comuni limitrofi a Legnano, oltre che per la vendita di stupefacenti al dettaglio. Approfittando della presenza del personale addetto alla raccolta dei rifiuti e confondendosi con essi, gli agenti hanno guadagnato l’accesso ai locali di una villetta di via San Camillo, scoprendo all’interno la presenza di numerosi materassi e masserizie sui quali erano adagiate otto persone extracomunitarie, oltre al proprietario dell’immobile che è stato successivamente indagato a piede libero per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, avendo fornito alloggio dietro compenso a persone risultate irregolari sul territorio nazionale, taluni persino colpiti da vari provvedimenti giudiziari. Alla vista dei poliziotti due di questi in particolare, uno di 27 anni di nazionalità tunisina e uno di 32 anni con cittadinanza marocchina e italiana, entrambi con diversi precedenti a carico, hanno reagito con violenza sferrando calci e pugni all’indirizzo degli agenti finché uno di loro ha estratto un coltello da sotto il cuscino nel tentativo di colpirli, senza riuscirci.
I SEQUESTRI E LE MISURE CAUTELARI
Sottoposti a perquisizione personale, sono stati sequestrati bilancini di precisione, 290 euro suddivisi in banconote di diverso taglio, involucri contenenti complessivamente 50 grammi di cocaina, alcuni dei quali suddivisi già in dosi pronte per la vendita e cinque grammi di hashish. Sono stati arrestati entrambi per detenzione ai fini di spaccio e l’uomo che aveva cercato di colpire con il coltello i poliziotti è stato altresì arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata dal possesso di un’arma, per i quali si è svolto il 3 dicembre il giudizio per direttissima, al termine del quale i due soggetti sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nelle provincie di Milano e di Varese. All’interno del seminterrato della villetta gli agenti del Commissariato di Legnano hanno rintracciato un tunisino di 27 anni noto ai poliziotti, nei cui confronti pendeva una cattura, che è stato quindi condotto alla casa circondariale di Busto Arsizio; un minore di 17 anni di nazionalità tunisina è stato portato Carcere Minorile Beccaria perché destinatario di un’ordinanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere in sostituzione del pregresso collocamento in Comunità Educativa in provincia di Brescia; un altro minore tunisino di 17 anni è stato riaffidato a un centro di prima accoglienza a Lecco, che ne aveva denunciato l’allontanamento nel mese di luglio e due persone di nazionalità tunisina di 21 e 19 anni sono state messe a disposizione dell’Ufficio immigrazione della Questura. I poliziotti hanno sequestrato infine a carico di ignoti sei biciclette, alcune di ingente valore, numerosi computer portatili, smartphone e documenti di identità, per i dovuti accertamenti volti a verificare la provenienza furtiva o l’eventuale dazione in pegno per l’acquisto di sostanza stupefacente. A seguito dei primi accertamenti svolti sui dispositivi rinvenuti si è accertato che uno smartphone era stato oggetto di furto a Legnano, pertanto, invitato il proprietario a sporgere querela, gli agenti hanno provveduto alla relativa restituzione. I cittadini che hanno subito i furti dopo aver riconosciuto gli oggetti sequestrati sono invitati a presentarsi al commissariato legnanese.
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