LA PROPOSTA
La varesina Gadda: «Iva agevolata per opere antidissesto»
La parlamentare ha presentato l’emendamento per la delega fiscale

«Si allinei l’IVA legata agli interventi di messa in sicurezza del territorio da frane e alluvioni, a quella agevolata per la costruzione di opere per eliminare le barriere architettoniche oggi al 4%. Prevenire è meglio che curare».
L’EMENDAMENTO
«Confido che governo e maggioranza diano parere favorevole all’emendamento alla delega fiscale che ho presentato a mia prima firma per il gruppo di Azione-Italia Viva», così Maria Chiara Gadda, vicepresidente della commissione agricoltura della Camera, e segretaria di Italia Viva Lombardia. Ho subito accolto la sollecitazione del presidente della comunità montana del mio territorio varesino, che ben conosce gli effetti drammatici di ripetute frane e smottamenti. L’Iva al 22% legata a interventi di messa in sicurezza drena inutilmente risorse che lo Stato deve comunque stanziare una volta manifestatosi il danno»
«NECESSARIA ALIQUOTA AGEVOLATA»
«Stabilizzare pendici di montagne e colline, attività di rimboschimento, consolidamento dei terreni, realizzazione di pavimentazioni drenanti e ogni altro intervento diretto a fronteggiare, mitigare o eliminare lo stato di pericolosità causato da fenomeni di dissesto idrogeologico, devono avere una aliquota agevolata - aggiunge Gadda -. In questo modo, gli enti locali: comuni, provincia, regioni e comunità montane, avrebbero la possibilità di agire con costi minori per fronteggiare quella che è una vera e propria emergenza nazionale. In attesa delle necessarie e capillari opere di messa in sicurezza cominciamo ad agevolare gli amministratori locali negli interventi sui numerosi territori a rischio del nostro Paese».
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