LA DENUNCIA
«Atti osceni davanti alle ragazzine»
La rabbia di alcuni inquilini contro gli ospiti di Casa Francesco. Fanno i bisogni dietro le auto

«Fanno i bisogni dietro le auto parcheggiate e abbiamo visto alcuni infilarsi nelle cantine per dormire».
A parlare è un inquilino del palazzo di via Bottini, al civico 7. Ce l’ha con gli ospiti della confinante Casa di Francesco. Che, prima dell’apertura serale, fanno i loro comodi sotto il palazzo. «Pensi che all’inizio c’era uno straniero che andava su al quarto piano e faceva atti osceni davanti alle ragazzine». Adesso il quadro è cambiato. Ma non è migliorato: «Invece degli stranieri, ci sono i tossici. Gira di tutto: spinelli, pastiglie, valium».
MINACCIATA CON UNA SEDIA
L’inquilino rilascia la sua testimonianza a un patto: «Devo rimanere anonimo, altrimenti me la fanno pagare».
Il quadro che descrive va oltre la Casa di Francesco: «Qui siamo ventidue famiglie su ventiquattro appartamenti. Quei pochi prepotenti costringono gli altri a chiudersi in casa. Rubano, spacciano, rompono le macchine. A una signora hanno portato via la catenina davanti all’ascensore».
«Anch’io sono stata aggredita - racconta una donna - uno di questi personaggi mi ha minacciato con una sedia poi è uscito mio figlio e sono venuti alle mani. Qui non si può più vivere».
GOMME TAGLIATE E TERGICRISTALLO ROTTO
L’argomento decoro e pulizia è altrettanto d’attualità. E tornano nel mirino gli ospiti della Casa di Francesco: «Vengono e fanno i loro bisogni dove parcheggiamo le macchine. Quell’angolo è diventato un gabinetto».
Per cercare di dissuadere gli orinatori sono stati messi dei cartelli ma ciò non sembra scoraggiare chi approfitta di questo luogo appartato per fare la pipì, se non altro. «Settimana scorsa - dice una donna che abita nel palazzo - ne ho beccato uno ma poi è scappato. Lo sanno che io li voglio cacciare via e mi fanno i dispetti. Hanno spaccato i tergicristalli della mia auto, un giorno abbiamo trovato pure le gomme tagliate».
NON SCENDO PIÙ NELLE CANTINE
In alcuni casi gli autori di questi gesti sono persone che sono state rifiutate anche dalla Casa di Francesco. Per ribellarsi se la prendono con chi trovano. E di mezzo ci vanno i vicini. «Siamo terrorizzati», insiste una donna. «Una notte abbiamo sentito gridare: “Uè pezzo di merda o mi dai i soldi o mi dai la roba”. Qui non si può mai stare tranquilli».
Altro fronte caldo è quello delle cantine: «Io non ci scendo più, le cose le tengo sul balcone per non rischiare di trovarmi faccia a faccia con chi là sotto ci va a dormire». Anche perché, «un po’ di tempo fa avevano fatto saltare tutti i lucchetti».
DUE MESI SENZA CITOFONO
Per il resto il palazzo presenta i difetti strutturali che accomunano un po’ tutti gli edifici che ormai iniziano a sentire il peso degli anni. «Chissà che materiali hanno usato: qui saltano su tutte le piastrelle». E poi: «Sono due mesi che siamo senza citofono. Quando mio figlio era in malattia - spiega la donna - mi dovevo mettere alla finestra altrimenti se non rispondevamo al controllo, lo licenziavano». Il tutto mentre, «la figlia di un inquilino portava qui i suoi amici con le moto per fare le corse». Di tanto altro ancora potrebbero parlare coloro che si lamentano di quel che succede in via Bottini, al 7. «Sa cosa faccio io? Se c’è qualcosa che non va chiamo la polizia». A mali estremi, verrebbe da dire, estremi rimedi. Per poter vivere tranquilli.
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