LA DISAVVENTURA
Auto nell’acqua, paga il Comune
Quattromila euro di risarcimento: non era segnalato il sottopasso allagato e il veicolo rimase intrappolato
Non ebbe neppure il tempo di capire che sarebbe rimasto nel guado. Ci si ritrovò nel bel mezzo, senza poter procedere né retrocedere.
E ora il Comune dovrà risarcirlo. La trattativa stragiudiziale si è conclusa a favore dell’automobilista, palazzo Borghi gli verserà 4mila euro, a compensazione dei danni subiti dalla sua auto, una Ford C Max.
L’episodio risale allo scorso 3 luglio, uno di quei giorni in cui sembrava si fosse scatenato il diluvio universale. E, come accade ogni volta in cui la pioggia scende a bomba, più che di viabilità si dovette parlare di navigazione.
Il gallaratese stava tornando da una partita di calcetto con gli amici, a bordo erano in tre.
Giunti in via Canova non trovarono cartelli segnaletici o avvisi che li mettessero in guardia da imboccare il sottopassaggio del ponte dell’autostrada, l’uomo alla guida non poteva certo sapere che il livello dell’allagamento fosse salito ben oltre i limiti della percorribilità.
E così i tre finirono in ammollo, con quella brodaglia putrida e pantanosa che riempiva l’abitacolo oltretutto comprimendo le portiere, quindi rendendo impossibile una fuga.
Solo uno riuscì a mettersi in salvo e a chiamare i soccorritori. Ed ebbe anche la prontezza di fotografare la scena, così da avere una testimonianza concreta dell’esperienza che lui e i suoi compagni di squadra stavano vivendo. Dovettero attendere il carro attrezzi per uscire dal pantano.
La macchina era ormai da buttare. Un disagio - e un rischio - che si sarebbe potuto evitare con estrema facilità: all’amministrazione comunale sarebbe bastato collocare i cartelli di pericolo, cosicché nessuno rimanesse intrappolato, se non per una sua errata valutazione delle condizioni stradali.
Non a caso, subito dopo la disavventura del gallaratese, i vigili urbani provvidero a metterli e ben in evidenza. Sicché il proprietario della Ford si rivolse allo studio di risarcimenti e consulenze Fabio Levato e Giovanni Cerutti, che ha preso contatti con l’assicurazione del Comune. «È stata una trattativa complessa e lunga», commentano Levato e Cerutti, «ma abbiamo dimostrato che la responsabilità di quel che accadde era da ricondurre all’amministrazione».
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