GRADUATORIE
Case popolari disponibili
La giunta Cassani riapre il bando e invita a presentare domanda, Aler stila la lista

Si riapre il bando per le case popolari. Le domande devono essere presentate ad Aler a partire dal 15 ottobre. La graduatoria attuale non è più in linea con le esigenze delle famiglie indigenti. «Per alcune tipologie di alloggi c’è disponibilità, ma non ci sono assegnatari, per altre c’è richiesta, ma non ci sono appartamenti», ammette l’assessore ai Servizi sociali, Paolo Bonicalzi.
L’annuncio dell’apertura del nuovo bando per mettersi in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica risale a pochi giorni fa, a seguito della delibera di giunta del 26 settembre scorso. Le domande si potranno presentare nella sede di Aler a Varese, in via Monte Rosa 21, a partire da lunedì prossimo fino al 15 novembre.
Sì, perché la gestione è completamente in carico all’ex Istituto case popolari. Il Comune, con l’apposito sportello a Palazzo Broletto, oltre che pubblicizzare l’iniziativa, agevola la partecipazione dei cittadini con problemi documentati di mobilità (disabilità motorie), offrendo loro la possibilità, previo appuntamento, di compilare le domande direttamente a Gallarate senza doversi recare a Varese. La verifica dei requisiti e la stesura della graduatoria in base ai punteggi fissati per legge competerà invece sempre ad Aler.
L’apertura del bando era annunciata: il sindaco Andrea Cassani aveva invitato i sinti residenti nel campo di via Lazzaretto, prossimi allo sgombero da parte dell’amministrazione comunale, a presentare richiesta di una casa Aler. Ed era anche attesa: risultava ormai esiguo il numero di domande valide. «La precedente graduatoria - racconta Bonicalzi - era stata esaurita per quel che riguarda l’assegnazione di alloggi per le famiglie numerose, soddisfacendo tutte le domande, mentre c’erano ancora domande da parte di nuclei più piccoli di uno o due persone, pur in assenza di alloggi da assegnare. La gente che era in graduatoria veniva a chiedermi come mai non ottenesse l’assegnazione, pur in presenza di alloggi liberi nelle palazzine di edilizia residenziale pubblica». Insomma, alloggi liberi senza candidati in alcuni casi e graduatorie da esaurire senza appartamenti da assegnare in altri, a seconda delle dimensioni delle abitazioni.
Con la nuova graduatoria si spera dunque di poter effettuare un « matching» tra domanda e offerta più efficace.
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