LA GARA
Quattro pretendenti per Moriggia
Bando per la gestione della piscina: settimana prossima l’apertura delle buste

La piscina di Moriggia piace a quattro società private. O almeno: tante sono quelle che hanno chiesto di poter fare il sopralluogo previsto dalla gara bandita da Amsc al fine di affidare all’esterno la gestione dell’impianto polisportivo di via Croce per un anno prolungabile di un semestre dietro pagamento mensile alla stessa azienda di 20mila euro.
Ma quante poi hanno presentato la loro proposta entro le 12 di martedì scorso, termine di chiusura del bando, con l’intenzione di aggiudicarsi l’appalto?
«L’iter è in corso», risponde il vicesindaco Moreno Carù (Partecipate).
«Quindi, fino alla riunione della commissione giudicatrice, non posso sapere nulla né “voglio saperlo” in rispetto alle norme».
Di fatto potrebbero essere quattro come una soltanto o addirittura nessuna. Si dovrebbe sapere all’inizio di settimana prossima, quando è prevista l’apertura delle buste. Difficile però, per quanto non impossibile, che la notizia emerga già lunedì in occasione del consiglio comunale sul bilancio di previsione in modo da dare risposta al question time del Partito democratico su questa operazione. Protocollato ieri dai piddini, in vista della seduta, mira a conoscere numero e nomi degli operatori partecipanti alla gara.
«Ora al massimo posso dire che siamo fiduciosi nel buon esito del bando», aggiunge Carù.
«Perché siamo consapevoli dell’appeal esercitato da Moriggia e dimostrato pure dall’incremento del nuoto libero dalla riapertura al pubblico». Tuttavia, al momento, oltre non si può andare. Sicché il messaggio al gruppo di opposizione è semplice: «Noi siamo comunque per la trasparenza degli atti, ma siamo anche per la riservatezza nel rispetto delle normative vigenti. Quindi, non resta che aspettare l’apertura delle buste».
Nell’attesa, in qualsiasi caso breve, di sapere in mano a chi andrà la piscina di Amsc, si conosce benissimo il motivo par il quale è necessario questo provvedimento. Clamoroso, se si vuole. E qui il vicesindaco ribadisce un concetto: «Disgraziatamente qualcuno ha inventato il decreto dignità. Ciò ha impedito di rinnovare i contratti interinali e ha imposto assunzioni a tempo determinato. L’azienda non poteva».
Inoltre, l’amministratore unico Maurizio Zenoni ha provveduto a un esame approfondito dei conti dal quale è risultato che le negatività principali sono gli ammortamenti e il personale. Con il passo successivo praticamente automatico: gara per affidare la gestione all’esterno. «Soluzione che produce vantaggi di bilancio».
Ma non esclude la possibilità di project financing. «Perché la piscina ha necessità di lavori molto costosi», conclude Carù. «E ora i soldi non ci sono».
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