LA CERTIFICAZIONE
Gallarate, un timbro sul mandato
Oggi il sindaco illustra il report di Refe sull’amministrazione, promossa con una riserva su Acsm
A Gallarate in cinque anni sono calate le spese di gestione del Comune, è cresciuta la disponibilità degli sportelli nei confronti dei cittadini, sono aumentati i controlli di sicurezza da un capo all’altro della città, è a buon punto la trasformazione a led dell’illuminazione pubblica, è anche proseguito - se non peggiorato - il bagno di sangue alla partecipata Amsc. Un quadro tutto sommato noto e di fatto già indicato in chiusura dello scorso dicembre durante l’ultima conferenza di fine anno dal sindaco Andrea Cassani.
Ultima nel senso di mandato amministrativo ormai agli sgoccioli. La grossa differenza rispetto a cinque mesi fa sta nella certificazione di questi dati. Perché, rispetto agli aggiornamenti annuali precedenti e ai resoconti dei quinquenni passati, il timbro sul «fatturato politico» registrato tra luglio 2016 e febbraio 2021 (il periodo considerato) è apposto attraverso una due diligence dalla Refe. Ovvero, una società terza specializzata nei report che collabora con Regione Lombardia e Anci (Associazione nazionale comuni italiani), oltre che con municipalità, province, sindacati, associazioni di categoria e aziende private.
Società imparziale
È una novità assoluta per Palazzo Borghi. Oggi pomeriggio, venerdì 7 maggio, i risultati di questa lunga analisi (è durata sette mesi) sull’attività svolta dalla giunta di centrodestra vengono illustrati nel dettaglio dal sindaco attraverso una conferenza stampa su piattaforma telematica.
Ma perché affidare all’esterno un lavoro sempre svolto dagli uffici comunali secondo le direttive ministeriali sulla rendicontazione dell’amministrazione pubblica fissate nel 2006?
«Il funzionario che se ne era sempre occupato nel 2020 ha vinto un concorso e si è trasferito ad altro ente», spiega Cassani.
«A quel punto abbiamo scelto di affidare la realizzazione di una due diligence a una società seria e imparziale. Così, siamo stati sottoposti a un lungo periodo di raccolta dati, determine e delibere. Adesso è arrivato l’esito».
Sigillo su quanto realizzato
In pratica, la Refe ha proceduto con una verifica che solitamente viene usata nel mondo finanziario. Dunque, è molto approfondita.
«Nonostante l’anno di Covid, nonostante quanto accaduto durante il mandato (il riferimento ovviamente è a Mensa dei Poveri, ndr), abbiamo ritenuto corretto fare un bilancio del quinquennio», spiega il primo cittadino.
«In passato era più light. Questa volta abbiamo voluto un sigillo esterno su quanto realizzato del programma amministrativo».
Dal risparmio alla luce led
Un bollino blu che garantisca l’imparzialità del giudizio, insomma. Così da potere dire con serenità.
«I cittadini vedranno il nostro fatturato politico. Non parole ma fatti».
E come anticipazione, tra i successi Cassani inserisce appunto «l’efficientamento del Comune con la riduzione del 10 per cento del costo del personale e l’aumento del 17 per cento del controllo del territorio con pattuglie».
Tra le voci negative annovera inevitabilmente Amsc, a causa di «esborsi importanti» dovuti alle spese legali (un milione e mezzo) per l’azione di responsabilità, al crollo del controsoffitto della piscina («Il project financing è pronto ma lo teniamo fermo per correttezza fino al prossimo mandato») e alla perdita continua nel servizio bus. Mentre tra le soddisfazioni segnala «le opere oltre programma quali polo culturale, lavori nei parchi e illuminazione cittadina al led».
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