APPELLO ALLA REGIONE
Commissione d’inchiesta sulla sanità
La chiede il Pd perché c’è «aria di smobilitazione» all’ospedale

Un commissione d’inchiesta (meglio sarebbe dire d’approfondimento) in Regione sull’Asst della Valle Olona, l’azienda che gestisce gli ospedali di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Somma e Angera. La chiedono i circoli locali del Partito democratico insieme al consigliere regionale Samuele Astuti, questa mattina riuniti davanti all’ingresso storico dell’ospedale di Gallarate, in largo Boito, proprio a simboleggiare la nobiltà ormai perduta della struttura. Ma la colpa di questo decadimento non è né dei medici, né degli infermieri. Lo dice chiaro e tondo il capogruppo gallaratese del Pd Giovanni Pignataro quando li definisce «eroici» perché cercano ogni giorno di rispondere con professionalità alle richieste dell’utenza. Cosa manca, allora, alla sanità locale? Semplice, c’è un «grossissimo problema di cattiva programmazione», sostengono in coro i partecipanti al presidio. Oltre ad Astuti e Pignataro, Margherita Silvestrini (Gallarate), Giovanni Corbo (Besnate) e Maurizio Artusa (Busto Arsizio) insieme a Davide Ferrari, Anna Zambon e Domenico Del Bene. «E’ indispensabile portare all’attenzione degli organi competenti l’urgenza sanitaria che i nostri ospedali stanno vivendo». Inoltre «pensiamo si debba coinvolgere l’Ats perché eserciti il suo ruolo di coordinamento in ambito socio-sanitario e promuova una medicina di prossimità». Sullo sfondo, c’è lo spettro dell’ospedale unico Busto-Gallarate che il Pd non contesta ma sul quale vuole vederci chiaro perché non è giusto vivere «un’atmosfera di smantellamento» nelle strutture esistenti, quando per la realizzazione del nuovo nosocomio, «non ci sono soldi a bilancio». Intanto i segnali che le cose non vanno sono molteplici. Sia interni (non bisogna dimenticare che la Cgil ha presentato esposto in procura proprio sul Pronto soccorso di Gallarate) sia esterni, perché gli utenti continuano a lamentarsi. «Non si può lasciare la signora Maria, una donna di 85 anni che si è presentata al pronto soccorso con un trauma cranico alle 9.30 e se ne è andata alle 10 di sera, in attesa per ore - denuncia Margherita Silvestrini - è una situazione inaccettabile». Chi può intervenga.
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