WAR MACHINE
«Con i candelotti avrei brindato al 2020»
Prosegue l’inchiesta: così ha risposto il campano residente a Somma alle domande del gip Bossi

«I candelotti? Avevo intenzione di usarli a capodanno, per festeggiare in compagnia»: quattordici cilindri esplosivi per inaugurare il 2020, così il campano residente a Somma Lombardo ha provato a giustificarsi davanti al gip Piera Bossi.
L’uomo è stato arrestato venerdì dalla Digos di Varese nell’ambito dell’operazione con cui è stato incastrato Fabio Del Bergiolo, sessantunenne ex funzionario doganale di Malpensa recidivo specifico, visto che l’anno scorso era finito in carcere per gli stessi motivi.
Al campano, gli investigatori diretti dal pubblico ministero Massimo De Filippo sono arrivati analizzando i contatti che il gallaratese ha intrattenuto da quando era stato messo ai domiciliari e ancor di più da quando aveva l’obbligo di dimora.
I piani per San Silvestro del cinquantenne, difeso dall’avvocato Vincenzo Cotroneo, erano poi cambiati perché in famiglia nessuno aveva più voglia di brindare all’anno nuovo. L’indagato, infatti, è vedovo da pochi mesi.
Dunque i candelotti non avevano nulla a che vedere con Del Bergiolo - ha spiegato - , lui e l’ex funzionario doganale si conoscono solo per il tramite di un amico comune. Di chi si tratta? Di un altro campano, coinvolto anni addietro in una vicenda di armi.
Anche il settantaseienne di Uboldo, che è stato collocato ai domiciliari, è stato interrogato ieri mattina per dare spiegazioni sulla pistola che la polizia gli ha trovato a casa durante il blitz di venerdì: «Me l’aveva data tanto tempo fa un marocchino, mi piaceva, la tenevo perché le armi mi piacciono». L’anziano - che vive a Cascina Malpaga e, tra le varie cose, alleva un caprone - ha precedenti specifici che risalgono addirittura al 1961. Riguardo ai suoi rapporti con Del Bergiolo, ha parlato solo di una blanda conoscenza, oltretutto risalente nel tempo. Interrogato a Verbania anche il cinquantenne fermato ad Arona, ma a quanto pare non ha dichiarato nulla di significativo. Intanto l’avvocato di Del Bergiolo, Fausto Moscatelli, è pronto a chiedere una perizia sull’arsenale sequestrato domenica scorsa nella sua cantina.
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