SUI BINARI
Gallarate, estate senza Eurocity
Pendolari allibiti dall’orario estivo. Il comitato chiede una revisione

I componenti del Comitato pendolari del Gallaratese hanno strabuzzato gli occhi quando hanno visto l’orario estivo che entrerà in vigore a breve. Non hanno trovato gli Eurocity che finora hanno fatto tappa a Gallarate per collegare direttamente la città a Basilea e a Ginevra ma pure a Venezia: treni, per esempio, che permettono di essere nella città di San Marco in tre ore e mezza senza bisogno di cambiare nemmeno una volta. Servendo lungo il percorso anche Brescia, Verona, Padova.
MANCANTI ALL’APPELLO
Sei corse, in particolare, quelle che mancano all’appello estivo e che, se il cambiamento venisse confermato, dalla prossima settimana rischierebbero di allungare la strada di almeno mezz’ora per chi deve muoversi a lungo raggio partendo da piazza Giovanni XXIII o renderebbero meno lineare il percorso, costringendo a tappe intermedie.
«Gallarate è uno snodo importante, non solo per chi va a Milano», incalza Manuel Carati, portavoce del comitato pendolari cittadino. «Non credo si possa considerare al pari di località molto più piccole dalle quali è necessario spostarsi a Milano per poi raggiungere la propria destinazione. Speriamo che la fermata venga rimessa, non si tratta di regalarla ma di confermare qualcosa di esistente».
RICHIESTA DI REVISIONE
Da qui l’appello partito ieri per chiedere informazioni precise e una revisione delle previsioni che i pendolari hanno appreso dal nuovo piano orario. Un appello che va dritto a Trenitalia che si occupa del servizio, ma del quale i pendolari hanno informato anche il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani. «Gli abbiamo scritto e speriamo che possa fare qualcosa per sostenere la nostra richiesta», ha fatto sapere il Comitato. «Scriverò a Trenitalia per avere contezza della situazione di cui mi ha riferito il comitato e delle motivazioni di questa eventuale scelta», è la risposta a stretto giro del primo cittadino, che pure non ha competenza in materia e di fronte all’sos dei viaggiatori non può far altro che il tramite per ottenere informazioni e chiarimenti.
NOTIZIA INASPETTATA
I pendolari ieri hanno parlato di «notizia che giunge inaspettata e che danneggia l’utenza di Gallarate e di tutta la provincia di Varese». La tratta interessata non è quella utilizzata dalla maggior parte dei lavoratori ma sono «molte le persone che utilizzano la fermata» e il cambiamento riguarderebbe anche quella fascia di viaggiatori che scelgono il treno per spostamenti di lavoro che coprono più giorni.
Nel corso della giornata di ieri non è stato possibile ricevere da Trenitalia alcuna precisazione di risposta. Impossibile quindi ricostruire se la mancanza che hanno segnalato i pendolari dalla semplice consultazione del piano orario per il periodo estivo sia soltanto temporanea o compensata in altro modo, oppure ancora giustificata da ragioni che il comitato non ha in mano.
ZONA PENALIZZATA
«Altri nodi non sono stati toccati dal cambiamento, che in questo modo penalizza questa zona», è l’osservazione di Carati. «Crediamo che Gallarate sia un centro più importante di altri. Non chiediamo un regalo, ma la conferma di quello che già c’era. Diversamente sarebbe un colpo pesante per tutti coloro che non vogliono usare il mezzo privato per muoversi».
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