NUOVA ATTIVITÀ
Giù il cappello davanti a pasticcini e caffè
A Gallarate nel negozio che per 113 anni fu di Cristina apre una rivendita di “Godo”

Mistero svelato. Al civico 12 di piazza Libertà aprirà una pasticceria. Negli storici locali che per 113 anni hanno ospitato Cristina, a breve arriverà Godo. Da qualche giorno alle vetrine sono affissi cartelloni rosa che, oltre a riportare il logo del futuro locale, presentano alla città un gioco di parole che richiama quello che per oltre un secolo è stato un punto di riferimento per molti: «Per Gallarate, giù il cappello». Poche informazioni, ma tanto basta per far crescere la curiosità. E non mancano visioni differenti sul nuovo inquilino del centro storico.
CAMBIO DELLA GUARDIA
Era il 10 giugno quando, dopo più di un secolo, “La cappelleria Cristina” ha abbassato definitivamente la saracinesca. Una decisione che, come spiegato dalla titolare Maria Finato, è stata presa dopo una lunga riflessione e che ha segnato la fine di «un bellissimo viaggio» portato avanti dalla sua famiglia. Un viaggio che ha permesso al negozio di ricevere il riconoscimento di attività storica da Regione Lombardia e l’apprezzamento di molti gallaratesi - e non solo - che negli ultimi giorni di apertura, nonostante le calde giornate estive, sono passati per un ultimo sguardo. Finato ha rappresentato la quarta generazione di un’impresa familiare che ha attraversato la storia di Gallarate: come accaduto anche per altre attività, è venuto meno il ricambio generazionale.
SEGNO DEL DESTINO
Ci sono due dettagli nella storia del negozio che, a distanza di tempo, sembrano quasi una previsione di ciò che sarebbe accaduto a distanza di anni. Negli anni Sessanta, come ricorda la proprietaria, i ragazzi avevano ribattezzato il negozio “Bar Cristina”. «Ai tempi i soldi erano pochi e per aspettare gli amici o le ragazze si davano appuntamento qui», ricorda Maria Finato. «Mia zia Rita me lo diceva spesso e in questi giorni è passato anche uno di quei ragazzi a raccontarmi questo aneddoto». Poi poco più di dieci anni fa, era il 2012, per uno spot pubblicitario della Ferrero girato con Elisabetta Canalis, il negozio è stato trasformato in una pasticceria. Insomma, un segno del destino.
CURIOSITÀ
Quando si è sparsa la voce che la cappelleria avrebbe chiuso, in molti si sono domandati che cosa sarebbe successo a quei locali dal fascino d’altri tempi. Quale attività avrebbe trovato casa dietro alle vetrate dallo stile retrò all’inizio dei portici? Sarebbe stato una boutique, un negozio di abbigliamento o un locale? Le ipotesi erano tante. La speranza una: evitare che diventasse l’ennesima saracinesca abbassata per sempre nel cuore della città. Un desiderio che, stando ai cartelloni con la scritta «Coming soon», si è trasformato in realtà e che a breve svelerà il suo volto gallaratese. Già perché le vetrine di Godo, oltre a essere state selezionate tra i migliori bar-caffetteria 2024 da Gambero Rosso, sono già presenti a Busto Arsizio e a Castellanza. Una new entry che per alcuni testimonia la capacità di Gallarate di essere una piazza attrattiva, ma per altri è «l’ennesimo bar di una città sempre più da bere e meno da vivere».
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