NUOTO
Gallarate, gran ritorno alla Moriggia
In piscina i tuffi sono sicuri, l’afflusso cresce dopo le difficoltà degli ultimi anni

Le vasche all’aperto sono in funzione. Sdraio e ombrelloni, sistemati nel rispetto delle normative sul distanziamento, sono presenti all’appello. Le docce esterne sono regolarmente operative, il personale pure: il centro sportivo Moriggia, che con la sua piscina è sempre stato considerato il mare dei gallaratesi (oltre che un punto di riferimento per chi vive nei Comuni limitrofi), ha riaperto all’inizio di questa settimana.
Un avvenimento a lungo atteso: era stato il dpcm del 24 ottobre 2020 ad aver sancito la sospensione delle attività di tutte le piscine nazionali, fino a quando in aprile si era annunciata la possibilità per le stesse di riaprire se ubicate in zona gialla.
Grazie al bel tempo e al caldo estivo, oggi è stato il giorno del rilancio: tante persone aspettavano di poter tornare a vivere una domenica nella storica struttura sportiva della città.
Gli accessi nel cuore della settimana non sono ancora numerosissimi. Sul fronte scolastico gli scorsi giorni tanti studenti sono stati poi impegnati a prepararsi per le ultime interrogazioni: ma adesso è giunto per loro il momento dell’agognata libertà.
Per recuperare un bacino d’utenza di un certo respiro ci vorrà qualche settimana, ma un minimo di affluenza si registra comunque. «In questi giorni un po’ di movimento si è visto. C’è stata soprattutto una buona risposta da parte dei nostri iscritti a cui abbiamo comunicato la riapertura, hanno manifestato molta felicità alla notizia. La voglia di tornare a vivere c’è, anche da parte nostra dopo il periodo di chiusura che ci è stato imposto», dicono alla reception. Qui, chiunque voglia accedere ai servizi viene invitato a presentare il palmo della mano sul bancone, per sottoporsi alla misurazione della temperatura. L’accesso è libero, non serve la prenotazione.
Non tutte le aree sono però accessibili. Lo sono gli spogliatoi, mentre vasche e docce interne sono al momento inibite al pubblico, in attesa che da luglio cambino le disposizioni governative.
Nel mezzo della settimana lavorativa, non appena si arriva negli spazi aperti si ritrovano giovani, famiglie con bambini al seguito, persone di mezza età. Qua e là spunta qualche coppia. I più giovani giocano a pallone sul prato, nuotano o si esibiscono in tuffi. Altri prediligono la “modalità lucertola”: rimanere immobili a crogiolarsi al sole. «Qui si può sicuramente trovare un luogo dove rilassarsi e stare in tranquillità», afferma qualcuno: le presenze ancora limitate favoriscono ciò.
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