LA SMENTITA
Gallarate: «Il punto nascite non chiude»
Il dg dell’Asst Valle Olona rassicura: «Voci inconsistenti»

Il direttore generale dell’Asst Valle Olona, Eugenio Porfido, mette a tacere le voci che parlano della chiusura del punto nascita all’ospedale di Gallarate. «Non è vero» scandisce netto. Lo scenario, a oggi, non è contemplato nei piani dell’Azienda sociosanitaria territoriale. Porfido non nasconde che «ci sono criticità da affrontare» relative alla reperibilità di medici per coprire le carenza, ma: «Lavoriamo per garantire tutti i servizi per i cittadini».
LE VOCI
Lo scorso sabato mattina, 14 gennaio, nel corso della conferenza stampa organizzata dal centrosinistra cittadino (Pd, Lista civica Silvestrini e CèV), la dem Margherita Silvestrini ha dichiarato che «voci molti autorevoli» le hanno dato «per certa» la chiusura del punto nascita al Sant’Antonio Abate e anche di altri servizi ambulatoriali. Una notizia che, come prevedibile, non è passata sotto traccia e che ha creato non poche preoccupazioni sia tra il personale sia tra i cittadini. Porfido, però, mette «subito» le cose in chiaro per evitare fraintendimenti: «Sono affermazione che innescano ipotesi e fantasie che non rispecchiano la realtà dei fatti. Rincorrere le voci di corridoio non mi appartiene». Il d.g. definisce «voci inconsistenti» quelle circolate l’altro giorno e frutto di «chi rilascia dichiarazioni senza avere un quadro preciso della situazione che stiamo vivendo». Insomma, a Gallarate si continuerà a nascere.
IL BOOM
Ma com’è la situazione? Lo scorso novembre alla Neonatologia cittadina si è registrato un boom di nascite con 18 bimbi in un solo weekend. La media è di 800 parti all’anno. E dopo l’emergenza sanitaria i corsi pre-parto sono tornarti in presenza (prima erano on-line, compendiati da video su sale parto e struttura). Unico neo la mancanza della Pediatria.
L’EMERGENZA
Come accaduto nelle corse settimane con la notizia della riduzione dell’attività della Cardiologia, Porfido ribadisce come in questo periodo l’Asst si trovi a dover gestire un’emergenza. «Lo dico da mesi», rimarca. «Siamo in una situazione di difficoltà, perché abbiamo problemi a recuperare le professionalità necessarie per garantire i servizi». la difficoltà è legata soltanto al futuro ospedale unico o alla stessa Asst Valle Olona: «È trasversale a tutta l’Italia». Sicché l’obiettivo primario dell’Azienda sociosanitaria è «mantenere attivi i servizi». Se poi ci saranno «circostanze particolari» da affrontare, Porfido rassicura: «Cercheremo di dare una risposta fino a che riusciremo». Tutto dipende dagli scenari futuri e da come verranno affrontate alcune criticità. Ad esempio, non sono da trascurare i tempi burocratici necessari per i bandi e i concorsi. E se ci fossero accelerazioni o cambi repentini? «Saremo noi stessi a informare la Regione e poi gli amministratori locali», rassicura il direttore. «Svolgiamo un servizio fatto dalle persone per le persone».
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