IL COLPO
Gallarate, ladri in via Aleardi. Spariti nove catalizzatori
Secondo raid in tre mesi nel deposito di Ala ai danni dei furgoni per la raccolta dei rifiuti

E due. Mercoledì sera i ladri sono tornati nel deposito dei mezzi per la raccolta della spazzatura, in via Aleardi: a sparire sono stati di nuovo i catalizzatori delle marmitte dei furgoncini.
Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero nove i veicoli manomessi. Il ricovero dei mezzi di Aemme linea ambiente aveva già subito un’irruzione analoga pochi mesi fa, a fine settembre.
La scoperta dell’intrusione di mercoledì sera è avvenuta ieri mattina, quando alcuni operai addetti al servizio di igiene urbana hanno preso servizio.
I servizi programmati per il giorno dell’Immacolata, per quanto noto, non hanno comunque subito modifiche a causa della razzia. Nella giornata di ieri non è stato però possibile ricostruire se i ladri abbiano risparmiato anche questa volta i bus di Amsc, che durante la notte vengono parcheggiati a poca distanza dai veicoli in dotazione all’azienda che si occupa della raccolta della spazzatura. Lo scorso settembre - magra consolazione - gli autobus della società municipalizzata non erano stati toccati.
L’intrusione dell’altra sera nel piazzale di via Aleardi, stando ai primi elementi raccolti, potrebbe essere avvenuta attorno alle 21.30.
I ladri, questa volta, avrebbero danneggiato la recinzione in modo da aprirsi un passaggio verso il piazzale. Lo scorso settembre, la sera del furto si era tenuta una riunione amministrativa all’interno della sede di Amsc, che si trova accanto alla tettoia sotto alla quale vengono parcheggiati i furgoncini di Ala.
Per tutta la durata dell’incontro, che era terminato attorno alle 22.30, non si erano registrati imprevisti.
La scelta di prendere di mira le marmitte dei veicoli discende dal valore di alcuni componenti in esse contenuti. Il deposito aziendale di via Aleardi si trova poi in posizione isolata e dunque appetibile per i malintenzionati.
Il nuovo episodio, che ricalca quello di tre mesi fa, accende però i riflettori sulla condizione di sicurezza del piazzale e apre interrogativi sull’accanimento dei ladri.
Poche settimane fa un allarme sicurezza era scattato dall’altra parte della città, a Cajello. I malviventi in quel caso si erano concentrati sulle abitazioni della zona Vignetta.
Non solo. Erano state prese di mira, sempre a Cajello, anche alcune auto ma nel raid erano stati rotti i finestrini delle vetture per frugare all’interno dei veicoli.
Non erano state segnalate, invece, manomissioni delle marmitte per ricavarne “materie prime” preziose da rivendere.
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