POLO CULTURALE
Maga-biblioteca: ben venga
In uno studio di Silvio Zanella l’ipotesi che ora vuole Cassani. «Un probabile futuro della Galleria e il suo ruolo nella città», così s’intitola lo studio curato insieme all’allora direttore della civica Giovanni Mariani. Ora tornato d’attualità

C’era una volta un progetto che sembra essere stato scritto apposta per l’attuale amministrazione di Andrea Cassani.
Visto che in questi giorni si parla in maniera sempre più insistente di polo culturale per riunire al Maga sia il museo sia la biblioteca civica, ecco che salta fuori quell’ipotesi redatta negli anni Novanta niente meno che dal professor Silvio Zanella (fondatore della Galleria civica) insieme con l’allora direttore della Majno Giovanni Mariani.
ERA GIÀ TUTTO SCRITTO
A riportare in auge quella prospettiva inserita — nero su bianco — nel libro “Testimonianze. Il Premio e la Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate 1949-2000” è l’ex consigliere comunale del Partito democratico Dario Terreni. Ricorda quel periodo, visto che lui all’epoca era seduto in assemblea civica per Alleanza democratica dopo essere stato candidato sindaco, ed è andato a ripescare quei documenti, scoprendo che quello di cui si sta discutendo in questi giorni era già più o meno tutto scritto. In particolare nel capitolo “Un probabile futuro della Galleria e il suo ruolo nella città”. È qui che si trova il progetto di polo culturale con tanto di cifre e localizzazione.
CI STIAMO LAVORANDO
La struttura — nell’idea di Zanella e Mariani — avrebbe potuto trovare casa proprio al Maga. Allora non era ancora stato costruito, ma la pianta a corredo della spiegazione inserita nel libro individua molto bene l’area di via De Magri dove successivamente è stato edificato il museo. Insomma, è proprio ciò che l’assessore Claudia Mazzetti ha sostenuto una settimana fa dicendo: «Abbiamo un progetto di polo culturale che prevede, negli spazi di via De Magri, il trasferimento della biblioteca civica. Ci stiamo lavorando». Tesi rilanciata dall’assessore alla Cultura, Massimo Palazzi, quando parla di «possibilità di coesistenza valutata con i vertici del museo, poiché l’idea comune è quella di progettare un sistema museo-biblioteca di nuova concezione».
I COSTI SONO INGENTI
Apriti cielo, però, perché subito si sono levate le perplessità dell’ex assessore alla Cultura, Sebastiano Nicosia, preoccupato per «i costi ingenti» di un’operazione del genere e per il rischio di non valorizzare a dovere le due eccellenze. L’argomento, insomma, è caldo, anche perché, sul tema dei costi Mazzetti non ha mancato di criticare la faraonica ipotesi di recupero dell’ex scuola Cardano che avrebbe voluto il centrosinistra di Edoardo Guenzani con una spesa di sei milioni di euro. Ipotesi che, già all’epoca, aveva scatenato un certo dibattito nella maggioranza.
MAI AVERE PREGIUDIZIALI
Al di là di tutto, comunque, ora è Terreni, che di quel gruppo dirigente faceva parte, a vedere con favore l’ipotesi di polo culturale al Maga («Non dimentichiamo che è stato Guenzani a rimetterlo in piedi dopo l’incendio»), sottolineando che nelle grandi decisioni «non bisogna mai avere pregiudiziali». E quindi? «Se le due strutture riescono a integrarsi e a costruire sinergie, permettendo anche minori costi di gestioni, non vedo perché opporsi a questa opzione». Un’ipotesi che Zanella, più di vent’anni fa, già corredava di cifre e progetti. In tutto sarebbero stati quasi novemila i metri quadrati necessari per realizzare il grande sogno. Un progetto all’insegna della pragmaticità. E, ora più che mai, di assoluta attualità.
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