Gallarate, la proposta: «Facciamo un mercatino»

«Questa piazza è come fosse casa mia e non voglio che si dica che è brutta. Non voglio che si possa dire che casa mia è brutta». Mohammad Noor lo conoscono quasi tutti a Gallarate. È uno dei commercianti storici appunto di piazza Giovanni XXIII, quella della stazione, oltre che il riferimento dell’associazione che riunisce le persone originarie del Bangladesh. Da lui, in passato, sono andati anche diversi amministratori locali per cercare un confronto su questo o quell’argomento che riguardasse la zona dello scalo Fs. Per capirci: quando nel 2019 il sindaco Andrea Cassani, con un gruppo di volontari, s’armò di spugna e olio di gomito per ripulire dalle scritte le colonne del portico, Noor c’era. Quando c’è stato da ragionare sull’illuminazione del porticato, lui c’era insieme con gli altri commercianti. Quando il Comune ha progettato la sistemazione dell’area, il negoziante ha parlato di «porta del castello» da tenere in ordine.
UN PASSO OLTRE
Amico del consigliere Giuseppe De Bernardi Martignoni scomparso pochi mesi fa, insieme a lui è stato uno dei paladini di piazza Giovanni XXIII. Ora Mohammad Noor fa un passo oltre. «Mi piacerebbe organizzare qui in piazza un mercatino mensile», dice. Un’idea, per ora, ma chi conosce quest’uomo, sa che può essere molto determinato nel raggiungere il risultato. «Sarebbe bello organizzare qualcosa in collaborazione con il Comune», aggiunge. L’obiettivo è chiaro: far vivere in positivo la zona e scacciare l’etichetta negativa che piazza Giovanni XXIII si è ritrovata per colpa delle intemperanze di certi frequentatori.
PASSARE ALLA PRATICA
Quando è stato rimesso in sesto il piazzale, alla fine del primo mandato da sindaco di Cassani, la prospettiva di riempire lo spazio rinnovato con eventi e occasioni di incontro era nell’aria. Passare dalla teoria alla pratica, però, non è stato immediato. Piazza Giovanni XXIII ha ospitato, a esempio, uno dei grandi animali di plastica della Cracking art, ma per il resto le iniziative sono state limitate. Proprio Noor ha organizzato lungo il camminamento centrale le cerimonie in occasione della Giornata della lingua madre riconosciuta dall’Onu e particolarmente sentita dai cittadini bengalesi. L’idea dei mercatini è una novità che ora viene messa sul piatto, con la speranza che il progetto si riesca a costruire in tempi relativamente rapidi.
SOTTO I PORTICI
L’estate scorsa anche la politica si era mossa con l’obiettivo di puntare fari positivi sulla zona della, al di là dei controlli messi in atto per limitare i problemi generati da chi beve troppo o non rispetta le regole della convivenza civile. Fratelli d’Italia, in particolare, aveva incontrato i commercianti sotto i portici per stabilire un filo diretto in nome della collaborazione. Non si tratta soltanto di sicurezza: il giubileo che parte in dicembre porterà in città fedeli e pellegrini diretti verso la basilica per chiedere il perdono giubilare e questo sarà il biglietto da visita della città.
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