LA PROPOSTA
«Negozi aperti fino alle 22»
Longobardi lancia la sfida: la proposta interessa al Naga

Negozi aperti fino alle 22: si può. E senza aumentare le ore di lavoro.
È questa la proposta lanciata tramite social del consigliere comunale di opposizione Rocco Longobardi (La nostra Gallarate 9.9).
Tuttavia Luca Filiberti, presidente del Naga (il comitato che riunisce i negozianti del centro storico), ribatte: «Parliamone lunedì 9 aprile, in municipio con tutti i commercianti. A voce».
Insomma, c’è disponibilità a discuterne.
MODIFICARE E UNIFICARE
Tutto nasce da un post.
«Sarebbe interessante valutare la possibilità di modificare e unificare gli orari delle attività commerciali gallaratesi», scrive il leader della lista civica sulla sua pagina Facebook, diventata ormai il canale per comunicare e diffondere in modo più o meno ufficiale le sue proposte amministrative. In tal caso si parla di «un modello organizzativo interessante che, portato avanti con il giusto spirito di collaborazione e con pazienza, porterebbe di sicuro a risultati, se non immediati, certamente a medio termine».
Quello di Longobardi vuole essere un approccio capillare per capire come, effettivamente, potrebbe essere attuata la ridistribuzione delle ore.
«Mettere d’accordo tutti può sembrare difficile, ma certo non impossibile, soprattutto se si valuta la portata degli eventuali effetti positivi».
Serve la capacità di saper attendere e impostare paletti ben precisi.
«In una fase iniziale si potrebbe commissionare una sorta di questionario esplorativo per sondare l’effettiva disponibilità dei negozianti e convocare un’assemblea successiva per discuterne insieme. Si potrebbe ipotizzare la copertura estiva della fascia oraria dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20; il venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17.30 alle 22.30 in modo da andare incontro alle esigenze di clienti».
CENTRO ILLUMINATO
L’obiettivo finale del 9.9 è avere un centro storico illuminato e accattivante, anche di sera, soprattutto in vista degli eventi estivi.
«Bisogna certamente puntare su servizi di qualità e sull’approccio con la clientela della quale è necessario intercettare ed anticipare le necessità», è la sua convinzione.
«Per far questo occorre puntare tutti al medesimo obiettivo e agire in modo coeso». E non parla solamente da consigliere comunale, ma anche da commerciante direttamente interessato a un rilancio definitivo del centro.
«A Gallarate si deve cominciare ad assecondare i bisogni reali di residenti e turisti. Ora non è più uno scherzo. Per noi commercianti e per il centro storico potrebbe essere una vera opportunità di rinascita».
SORRISO A METÁ
Un assist alle associazioni di categoria. Come il Naga. Comunque, Filiberti accoglie con un sorriso a metà questo invito.
«Credo che certe proposte meritino di essere fatte su tavoli di lavoro o direttamente al Distretto del commercio - afferma - piuttosto che su una bacheca Facebook».
Resta però la validità dell’idea in sé. Anche se «prima di tutto serve capire, guardando le regole, i contratti del lavoro e le normative sulle aperture serali, come può essere fatto tutto questo».
Ciò premesso, c’è l’apertura verso una fase di sondaggio: «Sono d’accordo sulla distribuzione di un questionario esplorativo. Darebbe un’immagine della città».
CONFRONTO DIRETTO
Ma se i presupposti dovessero essere propizi, anche per il Naga l’idea aiuterebbe a valorizzare ulteriormente gli eventi del venerdì.
«Sono una macchina ormai rodata», spiega Filiberti.
«Per questo spero che i commercianti colgano il nostro appello di tenere aperti i locali, o almeno illuminare le vetrine».
Ma non manca l’invito per un confronto diretto.
«Lunedì 9 aprile, alle 20, a Palazzo Borghi, verranno illustrati gli appuntamenti primaverili e presentato il nuovo manager del Distretto. Sarà un’opportunità per questi commercianti di farsi sentire con l’assessore di riferimento, Claudia Mazzetti, per un confronto diretto».
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