LOTTA ALLA DROGA
“African shop 2”, nuovi arresti
L’operazione ha sgominato la banda che spacciava in zona stazione. Tredici indagati, cinque portati in carcere

Cinque arresti e un divieto di dimora a Gallarate. Questo il risultato dell’attività svolta dal commissariato di polizia: è passato più di un anno e mezzo dall’ultimo arresto legato all’operazione “African shop” che aveva condotto dietro le sbarre sette persone di origini centro africane dedite allo spaccio di droghe in zona stazione a Gallarate, poco distante dal negozio etnico in via Beccaria, Asia and African shop appunto.
Questo duro colpo alla banda probabilmente li aveva costretti a rallentare per riorganizzare il sistema. La squadra investigativa del commissariato di Gallarate, coordinata dal sostituto procuratore di Busto Arsizio, Nadia Calcaterra, ha svolto un attento lavoro di raccolta prove e cristallizzazione delle molteplici attività criminose commesse dagli indagati, prevalentemente nella nuova zona di spaccio in piazza Giovanni XXIII.
I militari hanno quindi denominato quest’ultima operazione African shop 2.
Sono 13 i cittadini nigeriani riconosciuti come componenti della banda di spacciatori che “lavorava” nei dintorni della stazione, di età compresa tra i 21 e i 32 anni, coinvolti nell’indagine. Sono tutti richiedenti protezione internazionale e senza fissa dimora.
Per dieci di loro il gip del Tribunale di Busto Arsizio, Piera Bossi, ha disposto la custodia cautelare mentre per un altro il divieto di dimora nel Comune di Gallarate.
Negli ultimi mesi le forze dell’ordine hanno approfondito il modus operandi e più volte sono intervenuti nella consolidata zona di spaccio di piazza Giovanni XXIII e vie limitrofe, disponendo sequestri di sostanze stupefacenti ed effettuando controlli che hanno portato a individuare i 13 indagati.
Durante l’attività di prevenzione e repressione i poliziotti hanno anche osservato e studiato le modalità di reperimento e conservazione della droga oltre al metodo utilizzato per la cessione: ”mimetizzandosi” con il flusso di studenti e lavoratori che transitava per la piazza, il gruppo riusciva a vendere le dosi (quasi) indisturbato, senza accorgersi che nel frattempo la polizia raccoglieva prove.
In totale, per ognuno di loro, i militari sono riusciti a registrare almeno 50 cessioni di sostanza stupefacente, confermate anche dagli acquirenti.
Così nei giorni scorsi è arrivata l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare per cinque di loro, più precisamente trovati nelle città di Rho, Canegrate, Trecate e San Vittore Olona. Per un altro componente della banda invece è stato disposto il divieto di dimora a Gallarate.
Nell’abitazione di uno degli indagati è stato rinvenuto mezzo chilo di marijuana.
I cinque si trovano ora nelle case circondariali di Busto Arsizio, Como, Varese e San Vittore; gli arresti sono avvenuti in collaborazione con la polizia ferroviaria.
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