APPELLO BIS
Traffico d’armi, perizia psichiatrica per Del Bergiolo
Il 64enne di Gallarate da 5 anni è sottoposto a carcerazione preventiva: è stato condannato a 15 anni

Si allungano i tempi del processo d’appello bis a Fabio Del Bergiolo, il 64enne di Gallarate, da cinque anni sottoposto a carcerazione preventiva perché coinvolto in un’inchiesta che a suo tempo fece molto scalpore, riguardando tra le altre cose anche presunti flussi di armi verso il Donbass. Condannato in abbreviato in primo grado e in appello a 15 anni di reclusione per traffico di armi, l’ex ispettore dell’Agenzia delle Dogane, difeso dall’avvocato Fausto Moscatelli, ha attenuto l’annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione. Gli Ermellini hanno giustificato il rinvio sostenendo che le motivazioni dei giudici di appello erano carenti circa la reale capacità di stare in giudizio dell’imputato.
CAPACITA’ DI STARE IN GIUDIZIO
Per valutare la capacità di stare in giudizio di Del Bergiolo, la seconda Corte d’Appello di Milano ha conferito l’incarico a Raniero Rossetti, medico con specializzazione in psichiatria, neurologia e criminologia. L’esito della consulenza tecnica è stato svelato nell’udienza di giovedì 23 maggio: Del Bergiolo è stato giudicato capace di stare in giudizio. Al tempo stesso, lo specialista ha fatto presente che è possibile che l’imputato non fosse capace di intendere e volere al momento dei fatti contestati.
PERIZIA PSICHIATRICA
Da qui la richiesta del difensore, alla quale il sostituto procuratore generale di Milano Celestina Gravina non si è opposto, di effettuare una perizia psichiatrica nei confronti del collezionista di armi che, nei colloqui con i consulenti psichiatrici, continua a sostenere di essere un agente segreto di Gladio. La richiesta di perizia psichiatrica per accertane l’effettiva capacità di intendere e volere è stata accolta. Il conferimento legale al perito d’ufficio incaricato, la psichiatra Marina Carla Verga, avverrà nell’udienza del 24 giugno.
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