L’INCHIESTA
«Pgt, il resto non c’interessa»
Nelle intercettazioni il piano per arrivare alla variante. Al centro l’ex Tonetti

Mentre l’inchiesta va avanti e potrebbe riservare nuovi e clamorosi sviluppi è interessante analizzare più nel dettaglio la pratica relativa all’ex tessitura Tonetti di via Torino/via Cadore, perché sono gli stessi inquirenti a specificare che, tra le varie «vicende corruttive» oggetto d’esame, assume particolare rilevanza questa operazione in relazione al valore complessivo dell’affare immobiliare e a quella che viene definita «illecita dazione di denaro» per il mutamento di destinazione urbanistica degli immobili di proprietà della società Piroga di Piero Enrico Tonetti e soci, oggetto di un preliminare di vendita alla Tigros.
L’OSTACOLO DI SANDONI
Sono numerosi i passaggi che caratterizzano la vicenda mentre sullo sfondo si muove la variante del piano di governo del territorio, sulla quale gli inquirenti mettono in evidenza il ruolo di ostacolo agli «intenti corruttivi» del dipendente comunale Massimo Sandoni, che Caianiello voleva rimuovere e che ora diventerebbe uno dei principali candidati alla benemerenza civica. Sandoni, in particolare, ha riferito in via diretta, essendone stato testimone oculare, in ordine «a plurimi atti contrari ai doveri d’ufficio perpetrati dall’assessore all’urbanistica in relazione alla pratica edilizia oggetto dell’accordo corruttivo».
DOVETE FARE LA ROTAZIONE
In proposito esistono alcune intercettazioni in cui Caianiello mostra di avere il potere di fare e disfare all’interno degli uffici comunali. Dice: «…voi dovete fare la rotazione degli… …dovete fare la rotazione dei P.O. (personale con Posizione Organizzativa ndr) ...il problema è che questi qui... ....e questo qua dovete toglierlo da lì, questo qua dovete fare la rotazione… …no ma tu non devi parlare per il tuo settore, voi dovete parlare in generale… …facciamo la rotazione.....visto che non possiamo fare la rotazione dei dirigenti, perché è più complicato e tutto il resto e compagnia bella, facciamo la rotazione dei P.O., cioè... …questo prende e va ai lavori pubblici (…) Abbiamo bisogno di fare sta cosa, tanto lì c’è il dirigente, lui che cazzo fa? Il Pgt lo fanno gli altri! A me che cazzo me ne fotte di questo qua!, no?!... …..guardate io son disponibile anche perchè Sandoni non mi serve».
L’ETERO-DIREZIONE
E così pure Caianiello gioca un ruolo di «etero-direzione» sul Pgt, che verrà poi adottato dal consiglio comunale grazie ai voti di Forza Italia, Lega e di altri gruppi politici. Così in un’intercettazione del 24 settembre 2018 quando Caianiello parla ai consiglieri di Forza Italia: «…andate e voi sostenete l’assessore… …fate approvare sto cazzo di Pgt, quando tu hai fatto questo..., variante, non variante tutto il resto… ...la nostra linea è che dobbiamo approvare la variante del Pgt. …….Il mandato politico è di approvare la variante Pgt, a noi di tutto il resto non ce ne fotte un cazzo».
LE TRATTATIVE CON TIGROS
Facendo un passo indietro, inoltre, gli inquirenti spiegano, nell’ordinanza di 705 pagine, i meccanismi di condizionamento della procedura di gara per l’affidamento del servizio di redazione della Seconda variante al Piano di Governo del Territorio del Comune di Gallarate. Tornando alla vicenda ex Tonetti, invece, dal mese di gennaio 2018, sono stati registrati i primi contatti ed incontri tra Alberto Bilardo, ex segretario cittadino di Forza Italia e consigliere d’amministrazione di Accam, ora in carcere, e Pier Tonetti per arrivare all’obiettivo del cambio di destinazione urbanistica. Nello stesso periodo ci sono intercettazioni che confermano «trattative negoziali» dirette alla formalizzazione di un contratto preliminare con Paolo Orrigoni, legale rappresentante della Tigros, per vendere il complesso immobiliare a patto che possa variare la destinazione urbanistica dell’area da industriale a commerciale (media struttura di vendita).
FATTURE SU OPERAZIONI INESISTENTI
La tesi degli inquirenti per spiegare il meccanismo di corruzione è molto bene esemplificata, facendo riferimento a «uno dei modi tradizionalmente utilizzati per la realizzazione di disponibilità extracontabili», ovvero l’emissione/utilizzazione di fatture relative ad operazioni in tutto o in parte inesistenti. Ciò sarebbe avvenuto anche sull’area ex Tonetti con la fattura da 50mila euro. Ma c’è dell’altro, anche se non provato a sufficienza dagli inquirenti. Si tratterebbe di un’ulteriore tranche da 100mila euro che sembrerebbe risultare da alcune intercettazioni. Il pm, sul punto ha scelto però di non elevare alcuna formale contestazione, atteso «il difetto di elementi corroboranti l’ipotesi appena formulata».
PREOCCUPAZIONE PER LE CIMICI
Ci sarebbero ancora tanti passaggi da mettere in evidenza come quello in cui Bilardo scopre le cimici nello split dell’impianto di condizionamento del suo studio e si dimette da coordinatore cittadino di Forza Italia. Un fatto che desta grande preoccupazione in tutto il gruppo che si incontrava abitualmente in “ambulatorio”, come Caianiello definiva l’HausGarden di via Ferrario. Il tutto documentato nelle intercettazioni, a dimostrazione del lavoro certosino svolto dagli inquirenti che sta portando a scoperchiare quella che ormai in tanti non esitano a definire la Tangentopoli gallaratese.
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