IL RILANCIO
«Più attrattivi di Varese e Busto»
La movida porta clienti, aprono nuovi bistrot. Filiberti (Naga) analizza il momento favorevole del commercio

Attenzione, attenzione: il commercio nel centro storico di Gallarate è sulla strada della crescita e a trascinarlo verso una fase stabile insperata fino a non molto tempo fa è — guarda caso — la movida.
Il movimento della gente. Non quello serale e notturno, o almeno non soltanto quello, ma soprattutto quello della pausa pranzo che ogni giorno riversa in bar, self service, pizzerie, griglierie, trattorie e ristoranti migliaia di persone dai numerosi posti di lavoro presenti nel nucleo urbano. Un’ondata di clienti da accontentare.
Infatti, soltanto limitandosi ai dintorni di piazza Libertà, sono in cantiere avanzato due nuovi bistrot (uno dei quali di grandi dimensioni) e un ulteriore bar in cui mangiare che si aggiungono a un altro bistrot e a un locale specializzato in hamburger di recente apertura.
Insomma, l’equazione è semplice: «Ormai questa città è più appetibile, sotto il profilo commerciale, di Busto Arsizio e Varese. Ed è un bene per il settore. Ma, se tutti vogliono averne beneficio, occorre che tutti capiscano l’importanza dell’orario continuato».
IL FLUSSO DI GENTE
A disegnare il quadro sull’attualità del centro è Luca Filiberti, ovvero il presidente del Naga, il quale non più tardi di un mese fa insieme con l’assessore Claudia Mazzetti (Attività produttive) ha fatto un sopralluogo allo scopo di verificare lo stato dell’arte.
«Si è trattato di uno dei consueti monitoraggi del Distretto urbano del commercio», specifica. «Volevamo appurare quanti fossero i negozi dismessi e abbiamo constato che non sono tanti». In pratica su circa 300 spazi di vendita quelli non in funzione sono una quindicina e, tra l’altro, «alcuni in questo mese si sono già riempiti di nuovo».
La situazione, per altro visibile da chiunque, è dunque buona. Al punto da indurre al giudizio inequivocabile: «Gallarate si sta confermando nella movida, come dimostra la crescita dei locali. Ovviamente questo non potrà che portare all’aumento del flusso di gente che aiuterà anche gli altri ambiti commerciali». Se lo vorranno.
I CANTIERI IN CORSO
La conferma arriva proprio dai cantieri in corso. In piazza Ponti è in fase di allestimento un bistrot negli spazi che ospitavano la storica Ceramica Pozzi: saranno due piani di food in stile milanese realizzati su misura per la pausa pranzo e anche la cena informale.
Mentre all’angolo tra le vie Verdi e Castelli, a pochi passi da piazza Garibaldi, gli operai sono al lavoro in vista dell’imminente apertura di un altro punto del panifico Colombo di Busto Arsizio che, dopo aver attivato con successo una rivendita in via Magenta, ascoltando le pressanti richieste della clientela, ha deciso di replicare in centro il modello dell’unico suo bistrot (è a Busto nella zona di confine con Gallarate).
E questo la dice lunga sulle attuali potenzialità gallaratesi. Infine, in via Mazzini a breve sarà operativo un bar nel quale mangiare durante il giorno e, seguendo la traccia indicata dalla movida, bere l’aperitivo di sera.
IL SEGNALE DA CAPIRE
In pratica, si consolida una particolarità che negli ultimi anni ha avuto un notevole slancio.
Basti pensare al movimento serale, soprattutto nei weekend. Sebbene a fare la differenza sia la movida del mezzodì.
«Le nuove aperture sono un segnale da capire, però», avverte Filiberti. «I commercianti del centro debbono iniziare a considerare seriamente l’apertura durante la pausa pranzo. Devono rivedere i propri orari, rivalutando anche l’apertura domenicale. Del resto, la tendenza dell’utente è di muoversi quando non sta lavorando e la maggior parte della gente lavora».
Come dire che bisogna compiere il passo fondamentale per creare il famoso centro commerciale naturale. La clientela non è un problema: la porta la movida.
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