L’ALLARME
Gallarate: pochi bambini, scuole a rischio
Necessaria una revisione a lungo termine. L’asilo di via Sciesa parrebbe destinato alla chiusura. A Solbiate inaugurate la nuova biblioteca e alcune aule laboratorio

La mancanza di bambini, in città, ha già portato alla chiusura dell’asilo di via San Giorgio nel 2017. La materna di Cedrate è stata la prima a cedere il passo di fronte al calo demografico che si presenta con un trend consolidato a livello nazionale, prima ancora che cittadino. E mentre nei paesini del circondario già si tengono d’occhio le iscrizioni alle primarie, a Solbiate Arno martedì sono state inaugurate nuove aule informatiche e una nuova biblioteca che servono a dare qualità alla scuola. Anche negli uffici comunali di Gallarate, nel frattempo, è già ora di ragionare su quelli che potrebbero essere i nuovi effetti da qui ad una quindicina d’anni delle culle che non si riempiono più.
VIA SCIESA
Non si chiude niente per ora: questo è bene sottolinearlo e chiarirlo. Vero è, però, che i dati emersi dal tavolo provinciale mostrano un calo di nascite difficile da invertire sul quale occorre impostare alcune riflessioni.
Per questo l’estate scorsa nella città dei Due Galli è stato approvato un piano che parte dai dati del periodo 2005-2022 per ipotizzare un quadro da qui ad una quindicina d’anni. Una delle conclusioni parla proprio della riduzione degli asili: «Ci sarà sicuramente da approfondire la sopravvivenza della scuola dell’infanzia sia dei Ronchi, che di quella di Moriggia», si legge nel documento. «Ritenendo comunque garantire per i cittadini di Moriggia una struttura dell’infanzia – prosegue il testo – è opportuno, sin da subito, fare una valutazione sulla scuola dell’infanzia Sorelle Agazzi di via Sciesa».
Una delle possibilità contemplate, che al momento è solo un’ipotesi, potrebbe essere «la chiusura della scuola dell’infanzia di via Sciesa, spostando il servizio statale nella sede di via Delle Rose, andando a rivedere la concessione con la Fondazione Scuole Materne».
SOLBIATE SI FA BELLA
Chiaro che un’idea di questo tipo ha bisogno di tempo per maturare e, quando sarà il momento, ci sarà da tenere conto della continuità del percorso dei piccini. Dunque mamme e papà non devono allarmarsi.
E’ durato più di un anno, ad esempio, il percorso di preparazione alla riorganizzazione del comprensivo di Cedrate-Sciarè che dal settembre del 2025 manterrà i plessi attivi e funzionanti, ma vedrà sparire la presidenza. Che i tempi dei cambiamenti non possano essere brevi dimostra anche la storia di Oggiona con Santo Stefano, dove da vent’anni è in corso un ragionamento che pure, finora, non ha portato a chiusure. Intanto i Comuni continuano ad investire nelle scuole che ci sono.
L’ultimo taglio del nastro è quello di Solbiate Arno, paese che a settembre ha visto partire una sola classe prima elementare ma conta di farne due l’anno prossimo. In via Chinetti martedì sono state inaugurate la nuova biblioteca e alcune aule laboratorio attrezzate con apparecchi tecnologici e pc che il Comune solbiatese ha predisposto attingendo anche ai fondi regionali del bando Scuola digital smart 2023. All’inaugurazione la dirigente Stefania Acquaviva con la referente di plesso Monica Franchi e gli amministratori comunali.
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