AUTOLAGHI
Punto Blu, allarme rosso
È l’unico ufficio di Autostrade in tutta la zona ed è molto frequentato: si rischia l’incidente o l’investimento

Rischiare la vita per andare al Punto Blu, ovvero allo sportello della società Autostrade che si occupa di gestire i Telepass che gli automobilisti montano sui loro mezzi per pagare il pedaggio tramite conto corrente, senza più attese alle barriere.
Capita a Gallarate e capita da anni, dove l’ufficio di gestione di queste pratiche si trova incastonato proprio all’ingresso dell’A8.
La comodità di questo sportello è data dal fatto che si tratta dell’unica presenza territoriale (a Busto Arsizio, ad esempio, non esiste) che risulti accessibile senza doversi infilare in Autolaghi. Ma da sempre, questa, è un’arma a doppio taglio. I clienti hanno a disposizione una manciata di posteggi proprio a ridosso della barriera gallaratese, però — se si ha la fortuna di trovare posto (magari anche in divieto) — poi il pericolo si fa minaccioso. Perché, a meno che non si proceda verso l’A8, tornare indietro è impossibile in base al Codice della strada. Invece tantissimi lo fanno, procedendo in retromarcia, se non in contromano, per riportarsi sulla rotonda di piazza Buffoni, dove tuttavia il traffico è imponente a ogni ora e le auto sfrecciano in continuazione proprio in direzione del casello. Insomma, il rischio di impatto è altissimo ed è un miracolo che negli ultimi anni non sia successo nulla di grave.
Ovviamente esiste un altro modo per arrivare al Punto Blu, frequentato ogni giorno da centinaia di clienti, compresi quelli che devono pagare eventuali sanzioni per pedaggi non onorati.
Si tratta di posteggiare nelle vicinanze e di raggiungere l’ufficio a piedi, senza quindi poi doversi inventare manovre da brivido. Molti, a esempio, approfittano dell’ampio posteggio che affianca il complesso dominato dalle Sorelle Ramonda.
Ma anche qui il pericolo è in agguato, perché se non si circumnaviga l’intera rotatoria passando dalle strisce pedonali (cosa che non fa praticamente nessuno, perché vorrebbe dire allungare il tragitto sei volte tanto), non resta che attraversare la rotonda proprio sul lato della barriera, dove non si potrebbe. Ma, appunto, lo fanno praticamente tutti, avventurandosi sia nel lato di piazza Buffoni, da cui sopraggiungono le vetture e i tir in uscita dall’A8 (e chi ha montato il Telepass non procede esattamente a passo d’uomo), sia su quello già citato prima, in cui gli automobilisti s’immettono dalla rotonda verso le carreggiate veloci che conducono poi a Varese e a Milano. Altissimo, dunque, è il rischio d’investimento.
La soluzione? Difficile da trovare. Tant’è che da decenni la situazione è sempre la stessa e nulla è cambiato. Si dovrebbe ipotizzare uno spostamento in altra sede dello sportello, ma non è certo facile. Fatto sta che quel punto, per i clienti, è da bollino rosso. Tutti i giorni dell’anno.
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