BONIFICA E PROVVEDIMENTI
Gallarate: rifiuti selvaggi e lavoro nero
Scoperti dalla Polizia locale nell’indagine su una discarica abusiva a Cajello. Scattano le denunce. Plauso dall’assessore

Rifiuti e lavoratori in nero. Questo è emerso dalle indagini svolte dagli agenti della Polizia locale del Rus (Reparto unità specialistiche) in una discarica abusiva in via Brennero a Cajello. Soddisfatto del risultato l’assessore alla Sicurezza, Germano Dall’Igna: «Questa operazione di polizia ambientale conferma ancora una volta il livello di professionalità raggiunto dal Comando». Infissi, legname, pezzi di tubi e macerie
LE INDAGINI
Dopo circa due mesi di indagine la Polizia locale è riuscita ad individuare i responsabili di un «consistente» abbandono di materiale in via Brennero, in un’area che rappresenta un vero e proprio polmone verde della città. I sopralluoghi eseguiti dal Rus hanno appurato come quel punto di via Brennero sia diventato un ricettacolo di materiale di risulta di attività edili per chi, approfittando della “estemporanea discarica”, si disfa dei rifiuti.
Gli uomini del Comando di via Ferraris scandagliando minuziosamente l’area alla ricerca di indizi per poter risalire agli autori dell’illecito, sono riusciti ad individuare delle scritte su alcuni elementi abbandonati, riconducibili agli esecutori di lavori di ristrutturazione edilizia. Uno spunto investigativo che, incrociato con le informazioni acquisite nella zona e grazie alle numerose telecamere ed ai portali di lettura targhe installati sulle principali arterie cittadine, ha consentito di risalire al mezzo utilizzato per scaricare il materiale.
NON SOLO RIFIUTI
Le prove raccolte hanno condotto gli agenti del Rus ad un cantiere, ancora attivo, sul territorio di Cassano Magnago. Arrivati al cantiere gli agenti hanno trovato importanti riscontri constatando gli stessi elementi che erano stati scovati in via Brennero: sostituzione di serramenti, accessori da giardino, oltre ad alcune opere idrauliche. Ma non è finita qui. Una volta ascoltati i committenti dell’intervento oltre ad acquisire «importanti riscontri al quadro probatorio» (che già si era chiaramente delineato) si sono aggiunti ulteriori dettagli in merito alla posizione dei lavoratori impiegati dalla ditta incaricata di eseguire la ristrutturazione. Grazie alle informazioni raccolte infatti, gli uomini del comandante Aurelio Giannini hanno accertato la posizione irregolare di alcuni degli operai impiegati con varie mansioni nel ciclo delle lavorazioni edilizie.
Inoltre dagli approfondimenti è emersa anche una rete di contatti tra soggetti stranieri che offrono le proprie prestazioni lavorative, prevalentemente nel settore edilizio o della manodopera a bassa specializzazione.
DENUNCE E BONIFICA
Tutti i soggetti coinvolti, dai produttori del rifiuto, ai trasportatori a quanti hanno preso parte all’opera di abbandono sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
Già avviate inoltre le segnalazioni per il lavoro sommerso, ossia per l’impiego irregolare dei lavoratori che sono stati identificati nel corso dell’attività di indagine.
L’area di via Brennero è stata ripulita dagli autori dell’abbandono che, dopo essere stati scoperti, hanno dato corso appunto alla bonifica, conferendo il materiale recuperato presso le piattaforme autorizzate. «L’individuazione dei responsabili dell’abbandono di materiale proveniente da un cantiere edile, è frutto di una articolata attività investigativa nella quale oltre alle capacità dei componenti del Rus, sono risultati determinanti i varchi per il controllo delle targhe ed i sistemi di videosorveglianza - afferma Dall’Igna -. Rivolgo al comandante e a tutti gli agenti il mio plauso per la brillante attività. La difesa del nostro territorio passa anche dal contrasto a questi odiosi comportamenti». Un ringraziamento anche ai volontari della Protezione civile «per l’impegno nel controllo del territorio che mettono sempre in campo».
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