SICUREZZA
Gallarate, risse in stazione: denunce e Daspo
Operazione della Polizia nei confronti di dieci giovani stranieri che, divisi in due fazioni, si erano affrontati anche a bottigliate

Risse in stazione: sette identificati e denunciati e tre in fase di identificazione. Tutti stranieri: sono dieci cittadini originari dell’Africa subsahariana, nordafricani, rumeni e albanesi divisi in due fazioni. Coinvolto anche un minorenne.
Sono stati denunciati dalla polizia grazie alle indagini del Commissariato di via Ragazzi del ‘99 e all’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo anche a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica disposti a Gallarate dal questore di Varese, Carlo Ambrogio Enrico Mazza.
Gli stranieri dovranno rispondere dei reati di rissa, porto di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata. Inoltre, a carico degli stessi indagati, il questore, a seguito dell’attività istruttoria della Divisione Polizia anticrimine, ha emesso il “Daspo Willie”, che vieta l’accesso per due anni ai locali e agli esercizi pubblici situati nel centro cittadino di Gallarate e nell’area adiacente alla stazione ferroviaria.
Nello specifico, il Commissariato di Gallarate guidato dal vicequestore aggiunto Luigi Marsico ha ricostruito gli episodi violenti verificatisi nei pressi della stazione ferroviaria cittadina il 3 giugno scorso, rilevando che il tutto traeva origine da una rissa precedente, avvenuta nella stessa zona e che aveva visto scontrarsi due opposte fazioni. Dalla ricostruzione degli eventi, in particolare, si è appurato come i due gruppi, affrontatisi il 3 giugno scorso, sono composti l’uno da soggetti di origine subsahariana e l’altro da giovani nordafricani, albanesi e rumeni.
PRIMA L’ALCOL E POI LE BOTTE
L’analisi dei sistemi di videosorveglianza, acquisiti dagli investigatori del Commissariato, ha consentito di comprendere come la fazione dei nordafricani, albanesi e rumeni, dopo aver consumato svariate bottiglie di birra e superalcolici dinanzi ad un bar della zona ed averne scaraventate diverse a terra, si fosse diretto verso l’ingresso della stazione ferroviaria in direzione di alcuni componenti dell’altra fazione, con i quali aveva inizio un primo contatto, interrotto temporaneamente da alcuni passanti intervenuti. Un principio di rissa che è continuato nei pressi dell’ingresso posteriore dello scalo ferroviario.
LE BOTTIGLIATE E L’INVESTIMENTO
Qui, i protagonisti, armatisi di bottiglie prelevate dai cestini dei rifiuti, tentavano più volte lo scontro, che di fatto avveniva poco dopo. In particolare, in una zona adiacente la velostazione cittadina, un componente della fazione “nordafricana, albanese, romena” è stato aggredito da quattro componenti di quella “subsahariana”, uno dei quali, in sella ad una bicicletta, si era lanciato a tutta velocità contro l’antagonista colpendolo al bacino con la ruota anteriore mentre un altro lo minacciava con un martello, senza colpirlo.
Ma non era ancora finita: il gruppo si era poi spostato in piazza XXV Aprile e in via Borghi. Altro teatro di pestaggi dove i componenti delle due fazioni si rincorrevano brandendo nuovamente delle bottiglie di vetro ed un martello senza tuttavia riuscire nuovamente a scontrarsi grazie all’intervento delle pattuglie di polizia, carabinieri e polizia locale.
DASPO WILLIE
Durante le indagini, oltre alla gravità dei comportamenti realizzati da ciascun compartecipante alla rissa, è emersa una preoccupante inclinazione a reiterare, platealmente e pericolosamente, concrete e violente azioni con evidenti ricadute negative anche sulla percezione della sicurezza da parte della cittadinanza, particolarmente allarmata dall’episodio, verificatosi tra le altre cose in prima serata, quando si concentra il rientro della gran parte dei pendolari.
Anche per questo non si è fatta attendere la risposta tempestiva, anche in termini preventivi, della Polizia di Stato. Tutti i partecipanti sono stati “daspati” dal questore, anche solo per il fatto di aver partecipato alla rissa.
I DIVIETI
I giovani raggiunti da Daspo avranno il divieto di accesso ai locali e agli esercizi pubblici situati nella zona teatro del grave episodio. Saranno quindi preclusi gli accessi a ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar ed esercizi similari, sale da ballo, sale da gioco e locali notturni proprio al fine di prevenire che, dalle loro condotte, possa derivare pericolo per la sicurezza pubblica. La violazione al provvedimento comporta la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.
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