IL DISSERVIZIO
Sciarè senza medico. Proteste
Tocca spostarsi a Moriggia: disagi soprattutto per gli anziani e bus scomodi

«Non dimenticatevi del quartiere dello Sciarè. Non vogliamo essere un quartiere dormitorio: non abbiamo più nemmeno il medico di base».
Il segnale di richiesta di attenzione arriva direttamente dai cittadini. Emerge chiaro il bisogno di sentirsi valorizzati.
Lo si è capito anche in occasione dell’intervento della consulta rionale di riferimento, mentre metteva in pratica la campagna antideiezioni sui marciapiedi di quartiere.
Basta poco ai residenti per sentirsi tenuti in considerazione.
Tra i «grazie», i «continuate così» e i «speriamo che funzioni», c’è anche la voce di chi vive sempre più la condizione di cittadini di una realtà che offre solo un posto dove dormire, ma perde quei servizi che, un tempo, rappresentavano la pluralità delle singole zone della Città dei Due Galli.
SENZA MEDICO
«Qui non c’è più nemmeno il medico di base e ci sono anziani che hanno difficoltà ad andare a Moriggia, dove c’è l’altro dottore di riferimento».
A confermare questa condizione è Stefano Matta, membro della consulta e desideroso, insieme agli altri componenti, di invertire questa rotta, grazie a una dedizione particolare verso le esigenze e al tentativo di offrire attrattiva a questi angoli altrimenti dimenticati.
L’assenza del medico di base, con la conseguente chiusura dell’ambulatorio di via Lombardia, si è resa ancor più fastidiosa alla luce del cambio di alcune rotte dei mezzi pubblici che rendono piuttosto difficoltosi gli spostamenti in città per recarsi anche solo nella vicina Moriggia, dove alcuni residenti hanno trovato il nuovo medico.
«Questo è un problema che emerge a tutte le nostre riunioni», conferma il presidente Roberto Bertoglio.
«La nostra speranza è che presto possa tornare un medico di base anche allo Sciarè, per venire incontro alle esigenze soprattutto degli anziani».
Nel frattempo non si fermano le iniziative, non solo quelle della consulta, ma anche quelle dell’oratorio, vero e proprio polo aggregativo del rione. Davanti all’assenza di servizi, i cittadini rispondono con la voglia di fare comunità. Una comunità coesa e attiva che possa sopperire alle mancanze strutturali, per mettere in pratica il motto «con i cittadini e per i cittadini».
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