LA VICENDA
Sfruttamento: nigeriana a processo
È accusata di avere costretto una giovane connazionale a prostituirsi
Sfruttata da una nigeriana spietata o cinica amante del di lei marito? Solo al termine del processo si potrà dare una risposta alla domanda che gira intorno al caso approdato nell’aula dell’udienza preliminare.
Il gup Tiziana Landoni ha disposto il rinvio a giudizio per una africana accusata di aver gestito l’attività di meretricio di una connazionale. Una maman, agli occhi degli inquirenti.
Il suo avvocato, Luca Carignola, ha però offerto tutta un’altra ricostruzione dei fatti: la lucciola incastrò la sua assistita per accelerare la separazione dal marito, per rimuovere l’ostacolo e nuocere alla rivale, «tanto è vero che i due andarono a vivere insieme subito dopo la fine del matrimonio», spiega. La denuncia venne presentata alla polizia dalla presunta vittima nel 2013. La ragazza raccontò agli investigatori di essere approdata in Italia attraverso l’imputata, che le avrebbe prospettato un lavoro onesto e retribuito. «Avrei dovuto fare la parrucchiera, invece mi costrinse a battere». Stando alle sue dichiarazioni, appena giunta a Gallarate la maitresse le avrebbe impedito ogni contatto con chiunque e imposto un prezzo per liberarsi dalla schiavitù: 60mila euro che la ragazza avrebbe dovuto versare vendendosi ai clienti. Dunque un’esistenza orribile, in segregazione, con ritmi estenuanti, sempre sotto minaccia.
La quarantaduenne, sempre a parere della Procura e della polizia, avrebbe usato i bimbi come arma di ricatto, o meglio a garanzia, affinché desistesse da qualsiasi tentativo di ribellione. L’avvocato Carignola, che aveva presentato un’istanza di archiviazione del fascicolo e la trasmissione degli atti per calunnia nei confronti della giovane, mette in evidenza altri elementi: come mai la trentaquattrenne, che sentita una prima volta disse di non conoscere il marito della maman, aveva un telefono intestato a lui? E perché disse di non riconoscerlo nell’album fotografico predisposto dalla polizia quando invece i due avevano una relazione? Dunque sarà l’istruttoria dibattimentale a portare a galla la verità. Il processo partirà ad aprile.
© Riproduzione Riservata