FERROVIE
Si avvera il raccordo a Y
Sindaci a Roma il 24 maggio per il quarto binario, ma solo tra Rho e Parabiago

Tutti a Roma per discutere del progetto di potenziamento della linea ferroviaria tra Gallarate e Rho.
In questi giorni, infatti, gli amministratori dei Comuni della tratta sono stati convocati nella capitale per l’assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Nell’occasione (la riunione si terrà alle 0 di venerdì 24 maggio) si discuterà del progetto definitivo dell’opera da 400 milioni di euro che ormai prevede solo il quadruplicamento della tratta tra la stazione rhodense e Parabiago (quasi 9 chilometri) e la creazione del raccordo a “Y” tra Busto Arsizio e Castellanza.
L’opera è considerata fondamentale per regolare non solo il traffico ferroviario lungo la Milano/Varese ma anche in direzione dell’aeroporto di Malpensa, dove peraltro ci sono già altri collegamenti ferroviari, anche ben funzionanti.
Dovrebbe rimanere nel cassetto, invece, il triplicamento della tratta tra Gallarate e Parabiago. Va usato il condizionale perché gli amministratori locali il progetto, nei dettagli tecnici, ancora non lo hanno visto. Il tutto si inserisce nel dibattito sui collegamenti ferroviari tra la Provincia di Varese, l’Altomilanese e Milano, con in mezzo l’aeroporto internazionale, ma con un servizio che, praticamente ogni giorno, o quasi, è animato da disagi e ritardi.
Si tratta di un’opera osteggiata da alcuni sindaci e voluta da altri. Il dibattito ha toccato soprattutto i semplici cittadini ma anche il mondo associazionistico. Il Comitato Rho-Parabiago si batte da anni contro l’ampliamento della linea, mentre i pendolari nonché parte del mondo ambientalista, hanno visto, invece, di buon occhio l’operazione di potenziamento dei binari. Il comune con l’impatto più grande sarà sicuramente Vanzago, nel milanese, dove, infatti, il sindaco Guido Sangiovanni ha sempre contrastato il progetto. Sul territorio vanzaghese, dove sarà possibile, verranno espropriati dei terreni e dove non lo sarà i binari correranno vicino alle case.
Senza il terzo binario tra Parabiago e Gallarate, questi problemi saranno, invece, in gran parte evitati dai comuni più a nord come Canegrate o Legnano, ma i lavori prevedono varie aree di cantiere sia a Busto che a Castellanza, ed anche sul territorio parabiaghese e canegratese.
Questi dovrebbero essere i punti fermi del nuovo progetto ma i dubbi sono molti, specie tra i sindaci che, di fatto, dal 2014 quando ci fu l’ultima convocazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici non sono stati più informati sulle modifiche progettuali: «Non si ha alcuna indicazione in merito alle modifiche apportate sul progetto dal 2014 ad oggi a seguito della precedente assemblea generale del Consiglio - ha accusato il sindaco vanzaghese - la commissione del Cslp che sta valutando il progetto è completamente differente da quella che lo ha valutato nel 2014. Il comune di Vanzago ha chiesto ripetutamente al Consiglio e alle altre istituzioni sovracomunali di organizzare un tavolo di confronto con gli enti locali per visionare il progetto ma questo non è mai stato organizzato».
Anche la data scelta per la riunione desta qualche perplessità: è giusto due giorni prima delle elezioni amministrative che interesseranno proprio Vanzago. Insomma, i sindaci convocati, tra cui doveva esserci anche quello di Legnano, Gianbattista Fratus, arrestato ieri, rischiano di trovarsi davanti ad una riunione dove dovranno dire di “sì” ad un progetto di cui conoscono solo le linee guida, ma non i dettagli tecnici su sottopassaggi, aree confinanti o compensazioni.
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