L’INCHIESTA
Sistema Caianiello: Gorrasi resta ai domiciliari
Il Riesame boccia anche le richieste di scarcerazione di Besani, Capristo e Viganò

Resta ai domiciliari l’avvocato Carmine Gorrasi, nominato coordinatore provinciale di Forza Italia a Varese lo scorso 4 maggio e tre giorni dopo arrestato nell’ambito dell’inchiesta della Dda milanese su un vasto sistema corruttivo in Lombardia, ribattezzatoSistema Caianiello.
Lo hanno deciso i giudici del Riesame che ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare firmata dal gip Raffaella Mascarino.
Stessa decisione anche per un altro avvocato, Stefano Besani, e per Antonio Capristo e Massimo Viganò, il primo amministratore delegato della NewLisi e il secondo ritenuto intermediario di una retrocessione di denaro legato a un appalto per la realizzazione di un impianto di essiccazione dei fanghi. Anche loro restano ai domiciliari.
Quanto a Maria Rosaria Coccia, tecnico del Comune di Milano, il Tribunale della Libertà, rigettando la sua istanza, ha confermato per lei la misura dell’obbligo di firma.
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