IL “VUOTO”
Tre medici per sei posti in Cardiologia
Si candidano in 16, ma 13 non si presentano al concorso

I candidati che si erano fatti avanti erano sedici, ma tredici non si sono presentati alle prove del concorso previste dieci giorni fa. Risultato: tre medici in graduatoria per coprire i sei posti a disposizione per la Cardiologia nell’Asst Valle Olona, a cui fanno capo gli ospedali di Busto, Gallarate e Saronno. Due di loro sono al terzo anno del corso di specializzazione, rispettivamente a Messina e a Bari.
Sono i dati che emergono dalla delibera della direzione generale dell’azienda, che nei mesi scorsi aveva avviato l’iter per trovare medici da inserire nell’organico e superare la criticità sulla Cardiologia che - forse più di altre - aveva attirato l’attenzione dell’opinione pubblica sul presidio di via Pastori.
Intanto «per non interrompere un pubblico servizio essenziale all’utenza» quale l’assistenza cardiologica, proseguirà almeno fino al 31 ottobre la convenzione con l’azienda sociosanitaria territoriale rhodense per la copertura di una parte dei turni di guardia notturna e durante i giorni prefestivi e festivi. Mentre sul fronte della medicina territoriale si lavora per dare sostanza alla casa di comunità prevista in corso Leonardo Da Vinci, all’interno della struttura dove oggi sono insediati alcuni servizi che fanno capo all’Ats Insubria. I tempi per portare avanti i lavori di adeguamento degli ambienti, in questo caso, sono dettati dal Pnrr e per consentire il rispetto delle scadenze il dipartimento veterinario attualmente in corso Da Vinci potrebbe spostarsi in via temporanea in largo Boito. In queste settimane si è iniziato a impostare la sistemazione dello spazio al secondo piano della struttura dirigenziale affacciata sul vecchio ingresso dell’ospedale che consentirà lo spostamento temporaneo del servizio di Ats.
La mancanza di medici cardiologi in numero sufficiente per coprire le esigenze dei tre ospedali dell’Asst, qualche mese fa, aveva costretto l’azienda a prendere in considerazione la possibilità di concentrare a Busto il servizio. Come la goccia che fa traboccare il vaso, questo aveva causato la mobilitazione popolare dei gallaratesi che all’inizio di giugno ha portato in via Pastori duemila persone. Da allora l’azienda ha messo in campo diverse soluzioni, dall’impiego dei medici di una cooperativa all’accordo con un’altra azienda sociosanitaria, quale quella rhodense che collabora con la Valle Olona da qualche mese. Circa un milione il costo della scelta di appoggiarsi per un anno a una cooperativa. Nel frattempo era partito mesi fa il concorso per intercettare nuove figure da inserire nell’organico: sei posti, appunto, messi in palio in primavera. Ora l’esito del concorso dice che sono in graduatoria in tre.
Di recente l’Asst Valle Olona ha messo in campo un concorso per reclutare anche i radiologi che servirebbero per coprire il servizio e accorciare le liste d’attesa per una serie di esami come la tac. Anche in questo caso bisogna capire in queste settimane quanti accetteranno la proposta dell’azienda di lavorare a Busto, Saronno e Gallarate.
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