I PRIMI GIORNI
Tutti attendono l’effetto ruota
L’attrazione punta a replicare il successo del weekend inaugurale. E i commercianti aspettano fiduciosi

Un giro dopo l’altro, magari anche a vuoto, ci si avvicina al nuovo weekend con la ruota panoramica nel bel mezzo di piazza Libertà a Gallarate.
La promessa data dall’attrazione è un punto di vista diverso sulla città, come ricorda Alessandro che la gestisce per conto della famiglia Parisi (i proprietari): «In cima, se il cielo è limpido, si arriva a vedere il Resegone innevato».
Fino alle Prealpi, dunque. Altro che quattro tetti in croce secondo la vulgata dei detrattori nell’infinito dibattito social tra contrari e favorevoli.
La speranza, sia dell’impresa di intrattenimento sia dei commercianti del centro che hanno voluto replicare in inverno a Gallarate un’iniziativa in grado di riscuotere successo in autunno a Busto Arsizio, è far arrivare nel nucleo storico più gente possibile: all’inaugurazione di sabato 25 gennaio c’è stato un buon pubblico, ribadito domenica 26 e perfino lunedì 27 finché non ha piovuto. Meno affluenza negli altri giorni, quindi si punta all’imminente fine settimana per riavere numeri tali da allargare il sorriso a chi scommette sull’evento di questo mese e mezzo.
Così, i primi commenti in loco sono prudentemente ottimistici.
ANCORA PRESTO
«Se abbiamo già sentito l’effetto ruota?». Maria Giuffrida, titolare del caffè sotto i portici della banca, ci pensa un attimo e risponde: «Al momento ancora non si sente. Ma è normale. È presto per dirlo».
In effetti, serve un po’ di tempo per ingranare. Il meteo non sempre aiuta e il tam tam è appena partito.
Tuttavia la fiducia resta immutata: «Confidiamo che attragga molte persone».
IL CONCERTO
C’è, però, anche chi guarda alla ruota senza coltivare grandi aspettative. Ad esempio, Andrea Croci, che dalle vetrine dell’omonima e secolare drogheria-enoteca di famiglia la vede a pochi passi di distanza.
«Averla portata in piazza non è né un fatto positivo né un fatto negativo», afferma. «Non ho critiche e ritengo inutile ogni polemica in merito. Hanno voluto farla, bene. Attrae gente, tanti giovani. Ma...».
Ma? «Ritengo che occorra organizzare pure altre iniziative. Dal mio punto di vista la più bella degli ultimi anni è stata il concerto estivo del coro Divertimento vocale. Anche l’albero di Natale era bellissimo». Parere chiaro.
TORNARE A GIOCARE
Voltato l’angolo, a metà via don Minzoni c’è un negozio di profumi, essenze e particolarità. Ecco, qui l’effetto già si sente.
«Sabato sera c’era un sacco di gente: ho pensato che tenere aperto oltre l’orario di chiusura non sarebbe stato male», racconta Maria Cristina Giorgetti, una delle due titolari.
«Insomma, la trovo un’idea interessante e bella. Quando la cabina è in cima si vedono tetti, montagne, panorama. Sembra di toccare il cielo con un dito. Del resto, la ruota è fatta per sognare».
Tesi confermata da «due giri», uno pomeridiano e uno serale, nel giorno dell'inaugurazione.
In altre parole, la convinzione è che l’idea funzionerà: «Ho sentito dire “a cosa serve?”. A niente serve. Si sale soltanto per il piacere di fare un giro. Dobbiamo tornare a imparare a giocare».
Ciò potrebbe aiutare i clienti a essere più ben disposti anche all’acquisto.
C’È CURIOSITÀ
Si sa, va a gusti. Intanto il gestore non si fa intimidire dal poco pubblico dei giorni in mezzo alla settimana: «C’è curiosità. A noi può danneggiare il meteo, se negativo. Ma la curiosità non manca».
E alla lunga questo dovrebbe fare la differenza.
PIÙ PER BAMBINI
Poco distante una coppietta di quindicenni, Sara e Christian, zaini sulle spalle e mano nella mano, sta passeggiando dopo la scuola prima di tornare a casa. Domanda: cosa ne pensate della ruota panoramica? Lei: «Secondo me in piazza ci può stare. Soltanto che non so quanto possa interessare». Lui: «A me non interessa. È un’attrazione più per bambini. Comunque, va bene».
Chissà, magari a San Valentino anche loro ci saliranno.
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