INCIDENTE MORTALE
«Viviamo con il batticuore»
Allarme lungo il Sempione dopo la tragedia di giovedì mattina. Resta gravissima la 17enne. Comunità in lutto

Restano gravissime le condizioni della ragazza 17enne figlia della vittima dell’incidente di giovedì mattina, Alessandra Grinovello (52 anni di Somma Lombardo), e anche quelle del 39enne alla guida della Toyota Avensis piombata sulla Punto con a bordo madre e figlia.
Un maxifrontale lungo il Sempione, nell’ultimo lembo di Gallarate, che ha paralizzato la zona giovedì dalle 7.30 a mezzogiorno.
Sono sotto choc le comunità gallaratese e sommese. La donna lascia anche il marito e un figlio ventenne: la comunità di Somma si è stretta al dolore dei parenti che in queste ore devono farsi forza per sostenere la ragazza.
LE LACRIME
«Un lutto grandissimo per la città, siamo di fronte a una tragedia. È morta una donna giovane, una mamma. Alessandra era conosciuta e stimata, insieme con il marito gestiva l’azienda di famiglia», spiega il sindaco sommese Stefano Bellaria che con discrezione sta seguendo le vicende legate all’incidente e la tragedia che si è abbattuta sul nucleo familiare titolare di un’azienda di smaltimento dell’amianto nella Città dei Tre Leoni. «Alessandra era conosciuta soprattutto dalle famiglie, dai coetanei della figlia e del figlio maggiore che hanno frequentato le scuole elementari e medie in città. Era una donna gentile e disponibile». È morta sotto gli occhi della figlia mentre la accompagnava a scuola. Ora i sommesi pregano per la diciassettenne che è ricoverata all’ospedale di Legnano in prognosi riservata.
L’INCIDENTE
È una strada che la donna percorreva almeno quattro volte al giorno, se non di più. E così anche giovedì mattina. Sebbene la dinamica sia al vaglio della polizia locale di Gallarate e coordinata dal pm Francesca Parola, dalla prima ricostruzione, l’uomo avrebbe compiuto una manovra azzardata — un sorpasso dove è proibito — andando poi a schiantarsi contro la Punto e provocando il tamponamento a catena. Il veicolo della donna è stato accartocciato e i vigili del fuoco hanno estratto la figlia per salvarla mentre purtroppo per la madre i soccorsi sono stati inutili. Ora bisogna attendere che il magistrato dia il mandato al medico legale per eseguire l’esame autoptico sulla salma della donna che si trova all’obitorio di Gallarate.
LO CHOC
Una strada pericolosa, troppo. «Viviamo con il batticuore», spiega Roberto Di Silvio, uno dei residenti che giovedì mattina è stato allertato dal boato prima ancora che dalle sirene. «Questa strada è pericolosa: io stesso devo convivere con la paura che accada qualcosa ai miei cari mentre escono dal cancello di casa. Sono senza parole per la tragedia che ha colpito una mamma che portava a scuola la figlia, poteva accadere anche a mia figlia e mia nipote». Una tragedia che ha colpito anche le madri sommesi che ogni giorno accompagnano i figli a Gallarate per frequentare le superiori. «Ci sono parecchie strade della zona che sono ormai troppo pericolose: troppe manovre azzardate e noi non possiamo farci niente, come è accaduto ad Alessandra», commenta in lacrime una quarantenne di Somma molto provata che ammette: «Ho paura, in auto non sono tranquilla. Ci vogliono più controlli».
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