L’ULTIMO SALUTO
Addio alla “signora dei Brutti e Buoni”
Oggi, sabato 30 marzo, i funerali di Augusta Veniani. Nella storica pasticceria sono passati tanti personaggi famosi

Si celebrano oggi, sabato 30 marzo, alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni evangelista, le esequie di Augusta Veniani, 94 anni, “la signora dei Brutti e Buoni”.
La sua immagine è un tutt’uno con quel luogo dell’anima che ha rappresentato per lei la storica pasticceria di famiglia, in piazza del municipio. Vi era cresciuta con la sorella Tina e vi ha trascorso la vita con l’orgoglio di proseguire l’attività iniziata nel 1875 dal nonno Costantino, creatore dei celebri dolci conosciuti in tutta Italia e all’estero.
Era per lei un rito e un onore raccontare dei personaggi celebri che venivano a Gavirate appositamente da diversi luoghi per acquistare quei dolcetti di mandorle e nocciole, avvolti in una carta raffinata. Mentre raccontava delle tante frequentazioni importanti, già a fine Ottocento - come Carducci, Annie Vivanti, la dama di compagnia della regina Margherita, ghiotta della novità dolciaria - guardava i clienti che volevano conoscere la storia del locale con gli occhi gioiosi di chi avuto il privilegio di servire tutti i giorni il caffè in una tazza grande, accompagnato da uno zaletto, dolce con la marmellata, a un cliente che, dopo aver assicurato il cavallo ad una inferriata del palazzo Litta-Maggioni, entrava, si sedeva al solito tavolino, di fronte alla luce, e scriveva.
Lei sapeva che quella colazione gli era gradita perché, le aveva confessato, era come quella della sua mamma, ma allora non ebbe mai modo di sapere cosa scrivesse così intensamente. Dopo anni, alla storia già interessante della sua pasticceria, poté aggiungere un dato unico: buona parte delle opere dello scrittore Guido Morselli, questo il nome del cliente taciturno e signorile, furono composte su quel tavolino di pietra ancora oggi ben conservato.
Era una gioia per lei quando entrava Liala, celebre scrittrice varesina di romanzi rosa, o Gianni Rodari, felice di portare a Roma i suoi dolci.
Godeva anche della presenza di Fernanda Gattinoni, celebre stilista, nativa di Cocquio. I loro dialoghi erano sempre improntati sulla soddisfazione di offrire e ricevere un prodotto apprezzato che oggi, grazie alla famiglia, è conosciuto a livello internazionale.
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