BUONA NOTIZIA
San Michele ora risplende
Completati i restauri, oggi la chiesa riapre le porte
Ora risplende in tutta la sua bellezza artistica: la chiesa antica di San Michele, ultimati questa settimana i lavori di restauro, è pronta ad aprire le porte questa sera alle 21, in occasione della processione eucaristica per il XV anniversario anniversario di ordinazione di don Luca, e domenica 16 giugno, alle 17.45, in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo Mario Delpini.
L’ultimo intervento ha riguardato la volta dell’edificio, con il restauro dei dipinti per scoprire che l’intonaco è costituito da un impasto di calce e di inerti di carbone: una mescola, per usare un termine tecnico, mai riscontrata finora. Una particolarità che va ad unirsi ad altre, come la scoperta del mezzo soldo risalente all’epoca di Maria Teresa d’Austria, ritrovato adagiato sul cornicione delimitante la volta e che porta ben in rilievo la data, 1777, a testimonianza del puro stile tardo barocco.
Chi avrà occasione di visitare la chiesa resterà meravigliato dell’eleganza che emerge. I committenti, a partire dai canonici lateranensi di Santa Maria della Passione a Milano, guidati nel 1640 dal priore Raffaele Appiani, hanno voluto creare un ambiente di grande raffinatezza, ricercando maestranze di alto livello, come aveva già testimoniato il restauro dell’abside e della sacrestia: linee sobrie che valorizzano i particolari. E ricercando materiali di ottima qualità, come la calce magnesiaca. Entrando, oltrepassati il portone in larice e pioppo e la bussola in noce, ora evidenti nella loro bellezza originaria, ci si trova di fronte a uno spazio luminoso dominato dall’altare in stucco a finto marmo.
I lavori, che hanno avuto come committente la parrocchia di Voltorre all’interno della comunità pastorale della Santissima Trinità, guidata da don Maurizio Cantù, si sono svolti sotto l’egida della Soprintendenza dei Monumenti per la Lombardia, con il nullaosta della Curia Arcivescovile. Hanno avuto come direttori dei lavori gli architetti Giorgio e Sofia Mantica, come restauratori Efisio Chessa e Annalisa Caffi.
Di rilievo il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto che in due bandi distinti ha elargito dodicimila euro per il restauro delle parti lignee, effettuato dal laboratorio Caffi di Castiglione Olona, poi ottomila euro per il recupero della cappelletta detta dei Magi e in particolare dell’affresco che custodisce.
Anche la Fondazione Ubi ha in previsione la donazione di diecimila euro.
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