IL DELITTO
Gemonio, nessuna traccia dell’assassino di Giusy
Continuano le indagini sull’omicidio di sabato scorso

È ancora ricercato l’assassino di Giuseppina Caliandro, investita e uccisa sabato sera in via Garibaldi da un’auto scura che è poi fuggita. L’automobilista è stato identificato dai carabinieri, grazie alle immagini delle telecamere del centro storico e alle testimonianze delle persone che a quell’ora erano in strada, ma non è ancora stato rintracciato, né si è costituito. Per le forze dell’ordine e la magistratura è ufficialmente un ricercato, «anche in campo internazionale».
La Procura procede per il reato di omicidio volontario perché è stato accertato che non si è trattato di un incidente stradale ma di un investimento volontario: il conducente dell’auto, dalla quale Giusy era scesa poco prima, pare dopo aver litigato, ha messo la retromarcia, come se volesse prendere la “mira” e poi ha ingranato la prima, schiacciando la donna di 41 contro il muro, a pochi metri da casa.
Il sospetto è che il colpevole possa essere fuggito all’estero, magari la stessa sera del delitto.
Gli amici di Giusy, intanto, attendono di poterle dare l’ultimo saluto. Ma la data dei funerali non è ancora stata fissata. Prima deve essere effettuata l’autopsia, in calendario la settimana prossima. E sui social continuano a rimbalzare i ricordi di Giuseppina. «Che giustizia sia fatta», scrive la sua amica Marica Veggian, di Tradate, città dove la vittima era cresciuta e aveva vissuto prima di trasferirsi, nel 2019, a Gemonio. «Era amica di tutti, una donna solare, un po’ “mattarella”, ma buona».
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