IL DISSERVIZIO
Il postino non suona. Code allo sportello
Raccomandate a domicilio non consegnate e ufficio affollato: coro di proteste

A Gerenzano il postino non suona nemmeno una volta. Ancora proteste contro l’ufficio postale, che di questi tempi è preso di mira dalle famiglie: numerosi i reclami perché i postini con raccomandata non suonano citofoni e campanelli, limitandosi a inserire nella cassetta della posta l’avviso per il ritiro.
«Mi trovavo in casa eppure nessuno ha suonato - è il solito copione di lamentele -. Adesso sarò costretto a fare la coda in Posta».
Ci sono ancora malumori, fra l’altro, perché i portalettere non mettono la corrispondenza nelle cassette giuste: così, per esempio, succede che gli estratti conto bancari di taluni vengano consegnati a famiglie sbagliate, che potrebbero benissimo leggerli violando la privacy.
Altri riferiscono di avere trovato le buste e i giornali rovinati nella fretta di infilarli nella cassettina.
Chi ha protestato all’ufficio postale è stato rimandato alla sede di Saronno e qui si è sentito rispondere che avrebbero ripreso il postino di competenza affinché lavori in modo più professionale.
Lamentele come queste non sono certo nuove, non solo a Gerenzano ma anche nei comuni limitrofi: soprattutto in merito ai ritardi nella consegna di lettere e fatture in scadenza, per non parlare dei quotidiani e settimanali in abbonamento che vengono consegnati a mucchietti.
Va però precisato, come più volte rimarcato dalla sede centrale di Poste Italiane a Milano, che ormai si dà per scontato che consegnino tutto i postini delle Poste, quando in realtà ci sono altre società di distribuzione di cui si avvalgono enti e società: bisogna quindi capire di chi siano esattamente le responsabilità, evitando di fare di tutta l’erba un fascio. Questa estate c’erano state accese proteste anche per altro: le code alla Posta di via Berra, dove su quattro sportelli ne erano aperti in media due.
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