FUORI DEL CAMPO
Frase irriguardosa: esposto del giocatore contro l’arbitro
Sala della Pro Sesto (stesso girone di Varesina e Castellanzese) squalificato per quattro giornate. Ma gli sarebbero state rivolte dal direttore di gara parole censurabili

«La Pro Sesto prende atto con preoccupazione e incredulità della squalifica di quattro giornate comminata al proprio tesserato Alessandro Sala»: così in una nota la Pro Sesto, società calcistica iscritta al campionato di Serie D (girone B, quello di Varesina e Castellanzese), dopo quanto accaduto domenica scorsa durante Club Milano-Pro Sesto.
MINACCIATO E OFFESO
L’episodio è avvenuto nel secondo tempo della gara: Sala chiede il cambio alla panchina dopo essersi sentito minacciato e offeso, a suo dire, dal direttore di gara. L’arbitro, avendo sentito il giocatore lamentarsi con l’allenatore della direzione della partita, si avvicina quindi alla panchina ed estrae il rosso diretto per il giocatore biancoceleste. Al provvedimento hanno fatto seguito 4 giornate di squalifica, «per avere rivolto espressione offensiva all’indirizzo della terna arbitrale», come si legge nel provvedimento del giudice sportivo.
L’ESPOSTO ALLA PROCURA FEDERALE
Lo stesso giocatore ha però presentato un esposto alla Procura Federale: l’accusa mossa dal giovane centrocampista è quella di una frase irriguardosa che sarebbe stata riferita in campo nei suoi confronti dal direttore di gara, dichiarandosi lui come la vittima della vicenda. Sala, attraverso i suoi canali social, ha postato una foto con la mamma, fugando ogni dubbio sulla presunta natura della frase, commentando: «Volevo solo far vedere il sorriso davanti alla malattia di una donna forte e determinata. È capitato qualcosa di davvero brutto e penso che prima di augurare certe cose bisognerebbe pensare e capire la gravità di quello che si dice. Ringrazio la vita che mi ha dato la possibilità di crescere con dei principi sani e importanti, e ringrazio mia mamma che ha vinto quella partita sorridendo e non mollando mai». Sala ha poi continuato: «Sono scosso e turbato da quanto accaduto. Ho vissuto quello che tante persone e tanti bambini purtroppo vivono ogni giorno, e rivivere attraverso frasi pesanti queste cose fa tanto male, da sportivo ma soprattutto da essere umano. In uno sport dove si combatte ogni forma d’odio tutto questo non è accettabil».
La Pro Sesto, il cui direttore sportivo è l’ex di Varese,Varesina e Saronno, Andrea Scandola, ha annunciato che presenterà ricorso: «Una squalifica che non esitiamo a definire incomprensibile e surreale, in quanto il calciatore in realtà sarebbe stato vittima di frasi gratuite e irriguardose da parte del direttore di gara. La Pro Sesto, nell’esprimere vicinanza al proprio tesserato, si augura che le indagini in corso della Procura Federale facciano giustizia e che una vicenda come quella subita da Sala non si ripeta su un campo di gioco».
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