L’EVENTO
Giornate Fai, la nostra grande bellezza
Il 23 e 24 marzo tornano le visite guidate ai beni culturali in Lombardia: tanti anche a Varese e provincia

«Il più imponente evento nazionale annuale dedicato ai beni culturali nel nostro Paese». Esagera Marco Magnifico, il presidentissimo del Fondo per l’Ambiente Italiano che ha da sempre Varese o, meglio, Brunello nel cuore? No, niente affatto.
A parlare per lui sono i numeri delle “Giornate Fai di Primavera”, create 32 anni fa da quel vulcano di idee che era la fondatrice Giulia Maria Crespi. Già, perché, anche grazie ad una impressionante struttura di volontariato, in tutti questi anni sono stati aperti al pubblico più di 15 mila luoghi - il più delle volte dimenticati o poco conosciuti e comunque difficilmente visitabili - raccontandoli a 12,5 milioni di persone.
L’ARTE PER TUTTI
E «raccontare il patrimonio culturale educa la collettività a proteggerlo e a prendersene cura», ha ribadito ieri a Milano il presidente lombardo del Fai Andrea Rurale nel corso della presentazione delle aperture regionali delle “Giornate Fai di Primavera 2024” ospitata al Belvedere Jannacci, in cima al Pirellone. Il prossimo fine settimana, tra sabato 23 e domenica 24 marzo, in Lombardia saranno 129 i luoghi pubblici e privati aperti in 51 Comuni e “griffati” “Giornate” del Fai. Peraltro, per la prima volta nel post-Covid, non saranno richieste prenotazioni per le visite.
VOLONTARI PREZIOSI
Il fiore all’occhiello? Il migliaio di “apprendisti ciceroni”, studenti delle scuole superiori appositamente formati dai loro insegnanti per fare da guida al pubblico. Numerose le chicche in vetrina il prossimo fine settimana, nel Varesotto come a Milano città.
Sulla Prealpina in edicola oggi quattro pagine dedicate ad approfondimenti e curiosità sull’evento del prossimo fine settimana.
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