L'INCHIESTA
Gisowatt, i fratelli negano
Gianfranco Sozzi interrogati in carcere: "Mai cercato protezioni". Emanuele: "Corsie preferenziali all'aeroporto? La mia compagna è incinta"
Operazione Free Pass: in carcere a Monza sono stati interrogati i fratelli Gianfranco ed Emanuele Sozzi, titolari della Gisowatt di Gorla Minore. Difesi dagli avvocati Cesare Cicorella e Fausto Moscatelli, hanno entrambi respinto gli addebiti fornendo spiegazioni per ogni accusa.
Emanuele, soprattutto, ha dovuto chiarire la natura dei rapporti intrattenuti con i poliziotti coinvolti nell'inchiesta, tra cui il sovrintendente di Malpensa Adriano Pinna.
Secondo il pubblico ministero Pasquale Addesso, Pinna avrebbe agevolato gli ingressi e le uscite dall'Italia della fidanzata brasiliana di Emanuele, che spesso si intratteneva sul territorio nazionale oltre i termini imposti dal visto, ossia novanta giorni. Facendosi scortare da Pinna, la donna avrebbe evitato i controlli in frontiera.
Sozzi non ha negato di aver chiesto una corsia preferenziale, anche sulla base della fraterna amicizia che lo lega al sovrintendente, prossimo alla pensione.
Ma si tratterebbe di un "favore" per un motivo quasi toccante: "Aspettiamo un figlio, deve fare l'amniocentesi e sottoporsi a visite specialistiche e non volevo si allontanasse da qua per questo. Se ho forzato un po' la mano l'ho fatto solo perché ero preoccupato e perché volevo essere sicuro di tutelare lei e il bambino".
La dichiarazione sembra però cozzare con quelle rese il giorno prima da Pinna stesso, secondo cui la brasiliana (come del resto i clienti russi dei Sozzi che esportavano capitali in Svizzera) non avrebbe saltato i controlli bensì le code, usufruendo di quel che a Malpensa si chiama trattamento vip, modalità riservata alle autorità.
Il fratello Gianfranco, invece, ha chiarito i suoi contatti con Giorgio Clerici, pregiudicato con presunti agganci agli esponenti locali della 'ndrangheta: "Lo conosco da undici anni e non ho mai saputo che fosse un delinquente. Ho scoperto tutto dall'ordinanza, no ho mai cercato protezione da nessuno".
Negate pure le frodi fiscali che gli inquirenti annoverano nella corposa ordinanza con cui i fratelli sono stati arrestati. Sabato 17 maggio proseguono gli interrogatori degli altri arrestati nella vasta operazione.
Altri servizi sulla Prealpina in edicola sabato 17 maggio.
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