IL PROGETTO
«Giù due padiglioni al Circolo»
Il dg Bravi: «Abbattiamo Santa Maria e vecchia Geriatria con gli oltre 16 milioni grazie al piano approvato dalla Regione»

L’annuncio di fondi in arrivo era stato dato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni in occasione della giunta svoltasi a Varese il 9 maggio scorso. Maroni aveva infatti parlato di 16 milioni e 440mila euro per il nuovo day center 2 dell’ospedale di Circolo.
Un nuovo edificio, all’interno della cittadella della salute, che sorgerà vicino al day center e che comporterà l’abbattimento di due padiglioni “storici”. L’ex Santa Maria, dove ora vi sono numerosi servizi tra cui, quello fondamentale dal quale passano ogni settimana migliaia di persone, del Punto prelievi, e l’ex Geriatria, che sorge di fronte alla vecchia maternità e accanto all’attuale day center, edificio quest’ultimo dove, fra i tanti servizi, è stato trasferito da qualche mese il Centro unico di prenotazione, finora collocato al vecchio ingresso di viale Borri. A spiegare che cosa entrerà nel nuovo day center, è il direttore generale dell’Asst Sette Laghi, Callisto Bravi: «Non è possibile, per i costi davvero enormi che comporterebbe, ristrutturare l’ex Santa Maria, per questa ragione, in un nuovo padiglione che sarà aperto a tutti i cittadini e senza degenza, collocheremoo la breast unit, cioè l’unità che si occupa di senologia, l’oculistica, tutta la radiologia per i pazienti esterni, cioè non ricoverati e ovviamente trasferiremo tutti i servizi e gli ambulatori attualmente all’ex padiglione Santa Maria, quindi compreso il Centro prelievi».
L’ex padiglione Santa Maria, ancora in buono stato, si raggiunge da via Lazio ed è una struttura “storica” dell’ospedale che ha ospitato, tra i vari reparti, Cardiologia e Cardiochirurgia. Invece è chiusa da anni l’ex Geriatria, andata “in pensione” subito dopo l a costruzione del nuovo ospedale, il monoblocco. Accanto è sorto, dopo l’abbattimento del vecchio Pronto soccorso e delle cucine dell’ospedale, il cosiddetto monoblocchino, cioè l’attuale Day center, che si raggiunge o passando dall’ingresso di via Lazio, o dal vecchio padiglione centrale o entrando nella hall principale del nuovo ospedale, in via Guicciardini e imboccando la passerella sopraelevata, fino a raggiungere la deviazione a metà tunnel, per il Centro unico di prenotazione. Il trasferimento del Cup è avvenuto lo scorso 29 febbraio, al secondo piano dell’edificio che, al primo piano, ospita la Dialisi e la sala chirurgica ambulatoriale, al secondo, oltre al Cup, gli ambulatori per le visite di Neurologia, Reumatologia, Endocrinologia, Diabetologia e Nefrologia. Al terzo piano vi sono anche gli ambulatori di Dermatologia e tutte le attività ambulatoriali per infiltrazioni, medicazioni e piccoli interventi. Da tempo, il monoblocchino ospita anche tutti i laboratori, fondamentali per l’attività dell’ospedale, sia per i pazienti sia per i cittadini che quotidianamente si sottopongono a prelievi e accertamenti.
Sempre in occasione della giunta regionale in terra bosina, Maroni aveva annunciato anche altri progetti messi nero su bianco dalla direzione della sanità lombarda, diretta dal varesino Giovanni Daverio. Erano stati infatti annunciati 230 milioni investiti nell’edilizia sanitaria lombarda, di cui 180 milioni di euro provenienti da fondi statali e 50 milioni da fondi regionali.
«Un’integrazione fondamentale per esaudire le richieste escluse dei finanziamenti statali», è stato detto.
«Per l’Asst Sette Laghi, oltre ai fondi per il nuovo day center per l’attività diurna - dice il direttore dell’assessorato regionale alla Salute, Johnny Daverio - è previsto lo stanziamento di due milioni e 66mila euro per interventi di messa a norma e sicurezza, per il rinnovo delle strutture sanitarie ma anche del patrimonio tecnologico dei presìdi ospedalieri che fanno capo al Circolo, e per interventi che consentano un beneficio economico nella gestione degli immobili».
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