L’ESPLOSIONE
Giù le due torri Tintotex
Utilizzati cinque chili di dinamite: dopo la demolizione e la bonifica dell’area si partirà con il recupero

Un pezzo di storia industriale in macerie, anche se presto avrà una nuova vita: sono state abbattute la torre piezometrica e la ciminiera della ex Tintotex, fabbrica ormai dismessa da tempo e negli ultimi anni al centro di vicende di cronaca per via delle occupazioni da parte di senzatetto e abusivi.
«Abbiamo utilizzato 5 chilogrammi di dinamite, 250 microcariche con cento detonatori» spiegano dal cantiere, dove è in corso la demolizione, ma anche la bonifica: «Le cariche innescate da 70 metri di miccia sono esplose in sequenza per mezzo secondo e le due torri sono crollate in meno di sei secondi».
Questi i dettagli tecnici dell’operazione che si è svolta attorno alle 14.30. L’amministrazione nei giorni scorsi aveva allertato la popolazione di Villastanza, chiedendo di non spaventarsi qualora si fossero sentiti forti rumori e qualche colonna di fumo. La voce è girata parecchio negli scorsi giorni, tanto che diversi parabiaghesi hanno voluto assistere al momento della distruzione delle due strutture all’interno dell’area di via Isonzo, compreso il sindaco Raffaele Cucchi. Tanti se la ricordano come la vecchia tintoria industriale, che negli anni ‘90 dava lavoro a oltre 110 persone e che fatturava, ogni anno, 30 miliardi di lire. Un’azienda che a un certo punto ha avuto un declino irrefrenabile, come è capitato a molte della zona. Una storia che a ridosso degli anni Duemila ha avuto i propri momenti critici, la diminuzione del personale e via via i primi problemi economici con un declino che non ha mai avuto fine.
Ora l’area, oltre diecimila metri quadri, non sarà però più dismessa: è di proprietà di una finanziaria legata a una banca. Quella di sabato 16 è stata una delle fasi per poter dare attuazione a un piano di recupero, essenzialmente di terziario, già presentato in Comune l’anno scorso.
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