L’AMBIENTE
Golasecca paradiso delle rondini
Più di 120 nidi attivi. Il Comune premiato dalla Lipu. Riconoscimenti anche a Jerago con Orago e Angera per rondoni e balestrucci

Il Comune di Golasecca ha ricevuto dalla Lipu (Lega italiana protezione uccelli) il premio “Città delle rondini 2018/19”.
È un riconoscimento per le attività di salvaguardia di questa specie e per la presenza sul territorio di numerosi nidi.
Sono stati i volontari della Lipu a monitorare e mappare la presenza delle rondini, arrivando così a individuare in Golasecca il territorio ideale, una sorta di paradiso per questi uccelli, tra i più apprezzati dall’uomo, basti pensare ai proverbi - “una rondine non fa primavera”, citazione peraltro tratta da un saggio di Aristotele - che ad essi s’ispirano.
Il riconoscimento è stato attribuito dalla sezione di Gallarate della Lipu, con il coordinamento del suo delegato, Costante Cavallaro. E assume un significato ancor più importante se si pensa che questi uccelli sono in calo in tutta Europa a causa anche dell’utilizzo di insetticidi e pesticidi in agricoltura e dei mutamenti climatici.
A Golasecca sono stati censiti più di 120 nidi attivi. Premiati anche i Comuni di Jerago con Orago “Città dei rondoni 2018/19” e Angera “Città dei balestrucci 2018/19”, altre due specie simili alla rondine.
A Jerago, trenta coppie di rondoni si sono riprodotte nella torretta rondonaia del municipio, e si contano circa 200 esemplari; ad Angera sono stati censiti cento nidi attivi di balestrucci.
I tre Comuni rientrano inoltre fra quelli che hanno adottato la delibera salva-rondini, cioè il provvedimento che vieta nei lavori di ristrutturazione la distruzione dei nidi durante il periodo riproduttivo.
Ecco le ragioni della campagna di salvaguardia e dei riconoscimenti ai Comuni virtuosi. «L’obiettivo di questa iniziativa - spiega Costante Cavallaro, delegato della Lipu di Gallarate - è quello di tenere alta l’attenzione su rondini, rondoni e balestrucci, sensibilizzando amministrazioni comunali e cittadini sull’importanza di conoscere e tutelare queste tre specie, che da secoli vivono e nidificano nei manufatti urbani delle nostre città: si tratta di coinquilini preziosi in virtù della loro dieta insettivora che consente di eliminare ogni stagione, in modo del tutto naturale, migliaia di insetti nocivi come zanzare e mosche, specie protette da normative nazionali ed europee».
«Nel corso dei censimenti svolti - prosegue il delegato Lipu - abbiamo avuto modo di incontrare molte persone informate sul ruolo ambientale di questi uccelli, ospitati e protetti con orgoglio e consapevolezza: a molte di queste persone stiamo consegnando degli attestati di merito in qualità di custodi proprio per sottolineare il ruolo fondamentale che ha l’uomo nella conservazione della specie».
«Purtroppo però - conclude Cavallaro - ci sono ancora molte persone che non ne sono al corrente e pensano di distruggere i nidi perché accusati di sporcare: verso queste persone la nostra azione consiste nell’informare e fornire consigli utili sulle possibili iniziative che si possono intraprendere, come posizionare semplici assi sotto i nidi, per evitare piccoli inconvenienti, che in ogni caso sono veramente limitati, e al contempo godere della bellezza e utilità di queste splendide creature».
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