LEGA LOMBARDA IN FESTA
Salvini accende il popolo lumbard
Stoccate a Toninelli e appelli all’autonomia: «Serve anche al Sud»

Atteso da una folla festante, è arrivato con la “canonica” mezz’ora di ritardo ed è immediatamente salito sul palco.
Protagonista d’eccezione, per l’apertura della ventiquattresima festa nazionale della lega Lombarda: il vicepresidente del Consiglio, ministro dell’Interno nonché segretario federale del partito Matteo Salvini.
Il “capitano” ha catturato l’attenzione della folla sciorinando il classico repertorio: dalle stoccate ai colleghi di governo del M5S (Toninelli, Fico, «Se non è d’accordo vuol dire che stiamo lavorando bene»), agli appelli all’autonomia («Serve anche al Sud»), fino alle polemiche nei confronti dei rivali “storici” del Pd («Renzi e Boschi sono vergognosi, dovrebbero espatriare»).
E anche il classico “cavallo di battaglia” della lotta contro l’immigrazione senza regole: «Con il decreto sicurezza bis renderemo la vita dura a Ong e scafisti». E i punti dell’«applausometro» hanno raggiunto vette altissime.
Poi il bagno di folla di selfie, strette di mano e abbracci ai “fan”.
La festa della lega Lombarda proseguirà fino a domenica, quando è previsto un dibattito sui temi delle autonomie tra alcuni “governatori” delle Regioni del nord, in primis il presidente lombardo Attilio Fontana.
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