MILANO
Atm pensa agli umarell e crea una guida ai cantieri aperti d’estate

Esistono a Milano itinerari che portano il turista ad ammirare gli edifici più belli in stile Liberty della città; altri dedicati a scoprire le rivoluzionarie, ai tempi, visioni architettoniche di Gio Ponti per una città che stava balzando verso la modernità. Quelli, però, sono manufatti già realizzati e all’umarell (il termine nasce a a Bologna ma si è ormai diffuso in tutto il Paese), piacciono le cose in divenire.
Ed è per questo che Atm (Azienda trasporti milanesi) ha pensato per l’estate a una guida su Twitter dei cantieri per quei pensionati che, a piccoli gruppi, o da soli, amano vedere avanzare di giorno in giorno i lavori, dispensando agli operai consigli talvolta non richiesti e rimanendo a bocca aperta di fronte alle nuove tecnologie usate in edilizia («se ci fossero state quando lavoravamo noi...», riflettono). Per gli umarells, ai quali a Bologna è stata intitolata anche una piazza, è nata quindi sui social di Atm la «Guida pratica per umarell meneghino»: un tour cittadino per i cantieri, decisamente numerosi in questo periodo, con le indicazioni su come arrivarci a bordo dei mezzi pubblici che, appunto per i lavori, non seguono i percorsi consueti.
Gli umarells potranno, auspicabilmente nelle ore meno calde - ma dispongono sempre di equipaggiamento adeguato - passare il tempo osservando il cantiere di piazza Cinque Giornate e corso di Porta Vittoria, dove si stanno sostituendo i binari del tram e si cura la finitura del manto stradale ma anche i lavori per il prolungamento della linea 15. Di loro interesse certamente anche la nuova pavimentazione in piazza Sempione (avranno tempo entro il 31 agosto per vedere all’opera muratori e piastrellisti); poi c’è il posizionamento dei binari anti-rumore in viale Monza e la posa dei masselli sui Navigli (c’è ancora qualcuno di loro che ha visto quando Milano era “città d’acqua, prima della copertura decisa nel Ventennio fascista).
Di pensionati che osservano, attentamente e spesso con occhio critico, gli operai al lavoro ce ne sono sempre stati ma, da anni, grazie anche all’analisi dell’antropologo urbano Danilo Masotti, sono diventati «massa» tanto da avere una loro pagina Facebook seguita da oltre 17mila persone.
Ora siamo all’Umarell 2.0, nel senso che un’azienda milanese di design, The FabLab, ha creato un «anziano digitale che osserva cantieri digitali»: una statuetta, andata a ruba nei mesi scorsi, che rappresenta un anziano, con le mani rigorosamente dietro la schiena (qualcuno ha lamentato che non porti il cappellino d’ordinanza), che scruta lo schermo dei computer nelle redazioni, negli uffici, nelle aziende.
È prodotto con tecnologie di stampa 3D con materiali bioplastici ed è alto circa 14 centimetri. È realizzato in vari colori e, secondo i creatori, «aumenta la tua produttività del 10%». La «Guida pratica per umarell meneghino» ha riscosso un certo successo. «Cambiare prospettiva e saper far sorridere dei lavori stradali...», commenta Paola sul profilo Twitter di Atm. «L’Atm che dice agli Umarell dove trovare i cantieri è forse la sintesi massima della Milanesità», osserva Alexio.
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