DELITTO DI PARABIAGO
Guidava l’Opel che uccise Ravasio, il figlio di Adilma esce dal carcere
Igor Benedito è ora agli arresti domiciliari. Accolta l’istanza, determinante la confessione durante l’udienza del processo

Igor Benedito è agli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi la corte d’assise ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Valentina Alberta, a un anno dal fermo per l’omicidio di Fabio Ravasio, compagno della madre Adilma Pereira Carneiro, il ventisettenne esce dal carcere.
LA CONFESSIONE
Determinante è stata l’ampia confessione durante l’udienza dello scorso 14 luglio, quando il giovane – autore materiale del delitto, essendo alla guida della Opel Corsa che investì la vittima – scaricò Adilma senza più tentennamenti, aggiungendo dettagli su altri soggetti. «Mia madre e Massimo Ferretti hanno programmato l’esecuzione per mesi, il vigile Andrea Conti le aveva detto quali telecamere non funzionassero e il meccanico Fabio Oliva aveva suggerito di usare la Opel. Io lì per lì mi rifiutai di partecipare poi accettai perché ero molto influenzato da mia mamma, sapevo che mi avrebbe escluso dalla famiglia se non avessi aderito. Non avrei più visto nessuno. Faceva leva sui miei sentimenti ma ora voglio camminare sulle mie gambe».
IL PROCESSO
L’omicidio di Ravasio risale al 9 agosto dell’anno scorso, davanti alla corte d’assise, oltre ad Adilma e al figlio, ci sono l’amante Massimo Ferretti, il suo amico Mirko Piazza, lo spacciatore Mohamed Dhabi, il meccanico Fabio Oliva, il vero marito della brasiliana, Marcello Trifone e il genero della cinquantenne, Fabio Lavezzo. Il pubblico ministero Ciro Caramore per lui aveva chiesto il ripristino della misura carceraria, ma il colpo di scena del 26 luglio ha fatto venir meno il rischio di inquinamento probatorio. Già, perché anche la figlia di Adilma è stata arrestata, Ariane Pereira Bezerra Da Silva è accusata di concorso al pari degli imputati. Difesa dall’avvocato Emanuele Santo De Paola si professa estranea alla macchinazione che secondo gli inquirenti sarebbe stata messa in piedi dalla madre e da Ferretti. La trentenne è ancora nei termini per impugnare l’ordinanza davanti al tribunale del riesame e non è da escludere che sarà la prima mossa del prossimo mese.
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