DOPO EXPO
«Ho venduto la rete del Brasile»
Imprenditrice varesina cura l’asta del Padiglione verdeoro: la passerella in corda che per sei mesi ha attirato milioni di visitatori aggiudicata per 100mila euro. Resterà in Italia

«Così abbiamo venduto la rete del Brasile». C’è un’imprenditrice varesina, Cinzia Ciniltani, insieme al suo socio lecchese Paolo Fancoli, dietro la vendita della famosa installazione ammirata da milioni di visitatori nel padiglione del Paese sudamericano a Expo 2015, ora in fase di smantellamento.
Per i sei mesi dell’Esposizione universale a Rho-Pero, fra maggio e ottobre scorsi, si sono create lunghe code per accedere al sito proprio per camminare sulla famosa struttura in corda da cui si potevano ammirare le essenze e la vegetazione tipica. I ragazzi di tutto il mondo sono letteralmente impazziti per godersi le passeggiate sospese: e ora questo patrimonio resterà in Italia. L’azienda Expo Invest srl di Lomazzo, gestita dai due lombardi, è stata incaricata di gestire l’asta online dedicata ai beni verde oro, ma nessuno all’inizio poteva immaginare il tipo di destinazione finale, fortunatamente nei confini nazionali. Ad aggiudicarsi la maxi rete per 100mila euro, infatti, è stato l’architetto Vito Pellegrino: l’opera sarà installata all’interno del primo parco del cane di Mondragone, in provincia di Caserta (www.foof.it). L’asta si è chiusa lunedì scorso: si erano interessati anche un’amministrazione pubblica lombarda, che poi non ha potuto concludere per mancanza di fondi, e un investitore degli Emirati Arabi, che non ha poi partecipato per i tempi rigidi e ristretti dell’asporto della rete dall’area Expo.
«Sono molto contenta che la rete resti in Italia in una struttura privata ma aperta al pubblico dove potrà far rivivere i ricordi di Expo 2015», commenta Cinzia Ciniltani, ad di Astexpo. A farle eco, il presidente Paolo Fancoli che sottolinea il «grande impegno ma anche la grande soddisfazione nel vedere l’afflusso di curiosi e non che hanno visitato la pubblicazione sulla piattaforma telematica www.astexpo.it che quotidianamente noi utilizziamo per le vendite di beni provenienti dalle procedure concorsuali. Abbiamo dimostrato che la copertura in fatto di divulgazione è davvero globale».
Restano aperte due aste che si concluderanno nei prossimi giorni, ma il sito ha già fatto totalizzare 4.467 accessi. All’asta ci sono beni post Expo di tutti i tipi: dagli arredi alle sedie, dalle strutture logistiche ai soprammobili, fino ai famosi cuscini. Tutti oggetti di pregio. Centinaia di lotti che molti appassionati da tutto il mondo vogliono aggiudicarsi per portare a casa un ricordo, un’immagine legata all’Esposizione di Milano. e.p.
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